Stretta del ministro Giorgetti sul Superbonus: preoccupate le strutture socio sanitarie per anziani e disabili
Il Presidente di Uneba Lombardia ricorda che gli enti no profit, fino al decreto di ieri, potevano attivare il 110 con la cessione del credito o lo sconto in fattura fino a fine 2025. Critiche anche dal consigliere regionale del PD Orsegnigo
Il mondo del non profit in allarme per la decisione del Ministro Giorgetti di imporre un nuovo incisivo giro di vite sul superbonus.
In particolare preoccupazione è espressa da Uneba Lombardia che, attraverso il suo presidente Luca Degani, sottolinea i rischi per il settore: «Lo schema di decreto legge approvato dal cdm di ieri toglie alle onlus la possibilità di migliorare dal punto di vista sismico e dell’efficentamento energetico i sevizi per RSA e altre strutture per anziani e disabili. Una norma che infatti manteneva per le sole onlus fino al 31.12.25 la possibilità di proseguire con il 110 proprio solo per le strutture residenziali per anziani e disabili. Enti no profit che possono attivare il 110 solo con la cessione del credito alle banche e/o a intermediari finanziari autorizzati. Dei 65.000 posti di rsa in Lombardia ben oltre 2/3 sono di titolarità di fondazioni onlus o di cooperative sociali onlus. Dopo anni di sofferenza economica a partire dal covid e poi dall’aumento dei costi energetici e non per la guerra Ucraina si poteva finalmente investire sul miglioramento qualitativo di questi servizi.
Ricordo poi che la norma non solo limitava già comunque e opportunamente il 110 solo per questi enti no profit ma chiedeva anche che questi enti fossero con consigli di amministrazione a pieno titolo gratuito e solo per beni immobili destinati a attività sociosanitarie e socioassistenziali per svantaggiati! Togliere questa possibilità e’ più che un controsenso e’ un danno sociale.
Le preoccupazione del settore vengono raccolte dal consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo: « Oltre i due terzi dei posti letto nelle RSA lombarde sono gestiti da enti no profit e, fino al decreto di ieri, essi potevano attivare il 110 per adeguare le strutture». Una possibilità che verrebbe negata con lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito per le Onlus.
«L’accesso al superbonus garantiva interventi per migliorare le strutture e quindi la qualità del servizio – prosegue Orsenigo – Con il decreto di ieri si va, di fatto, a sottrarre loro questa possibilità, con un danno gravissimo per la rete territoriale, perché le strutture hanno bisogno di essere ammodernate per fornire standard qualitativi adeguati. Presenteremo nei prossimi giorni un’interpellanza per sollecitare la Giunta a ripristinare i FRISL, i mutui regionali a tasso zero, da finalizzare agli adeguamenti delle strutture sociosanitarie in Lombardia».
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