Tornano gli odori nauseanti tra Busto Arsizio e Gallarate. Ri-Abitare chiede l’intervento del sindaco

L'associazione che ha base a Beata Giuliana chiede che si vada a fondo del problema che si ripropone ciclicamente in un'area densamente abitata: "Qui ci sono 8 mila abitanti"

quartiere beata giuliana

Sono tornati gli odori nauseanti a Beata Giuliana, quartiere della zona nord di Busto Arsizio. Ciclicamente si ripropone il problema (l’ultima volta a fine dicembre dello scorso anno) in tutta la zona che si estende anche verso Gallarate e Cassano Magnago anche se le cause non sono mai state accertate.

L’associazione Ri-Abitare, molto radicata nel quartiere, chiede al sindaco Emanuele Antonelli di interessarsi della vicenda: «Il problema riguarda gli 8 mila abitanti del quartiere che sono immersi dentro questo odore acre e irrespirabile che brucia in gola».

Da quanto rilevato dallo stesso presidente dell’associazione, Tito Olivato, a partire dalle 14 di oggi, venerdì, tutta l’area sull’asse del Sempione è pervasa dai miasmi: «Ho anche avvisato la Polizia Locale che mi ha detto che potrebbero essere fertilizzanti naturali. Sarà ma l’odore che si sente è più chimico che naturale. Credo si debba andare a fondo del problema».

Il tema è stato anche posto a febbraio scorso dal Partito Democratico con un’interrogazione in consiglio comunale nella quale si chiedeva quali fossero le attività poste in essere da Arpa in seguito all’ultimo episodio di puzze nell’aeria ma dall’amministrazione non sono arrivate risposte certe.

L’origine degli odori, che molti fanno ricadere sulle attività del vicino scalo merci di Hupac, in realtà non è stata mai accertata. L’odore ha dei picchi per alcuni giorni all’anno e sembra sfuggire ogni volta che si cerca di capire da dove possa arrivare. Nella zona ci sono molti impianti che potrebbero essere la causa ma servirebbe un lavoro approfondito come fatto in altre città.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Marzo 2024
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