Un anno al fianco delle donne: la Fondazione Morandi racconta il 2023 senza fiori ma con fatti veri
La Presidente Giovanna Scienza ha presentato il bilancio sociale attraverso i risultati e i numeri ottenuti nelle realtà consolidate e nei progetti innovativi
“Meno fiori e più fatti”. Giovanna Scienza racconta, nella Giornata Internazionale della Donna, come da 19 anni la Fondazione Felicita Morandi costruisce risposte, occasioni, progetti per aiutare le donne a superare le difficoltà, a rimettersi in gioco, a scappare dalle violenze e rialzarsi in piedi.
L’occasione è stata la presentazione del bilancio sociale 2023 nella sala di Villa Recalcati, sede della Provincia, alla presenza della VicePresidente Valentina Verga e della consigliera di parità Anna Danesi.
Attorno a Giovanna Scienza, il consiglio di amministrazione, le figure professionali tutte contrattualizzate ( 8 educatrici 2 assistenti sociali, 4 psicologhe, 1 pedagogista e 1 project manager) e le volontarie che aiutano ad affrontare le difficoltà di chi si muove nel sociale, tra finanziamenti ( pochi) statali e bandi.
«Missione, valori, squadra e rete sono i quattro elementi su cui poggia l’attività di Fondazione Felicita Morandi – ha commentato la presidente Scienza – E io oggi voglio ringraziare chi, ogni giorno, si impegna per accogliere e dare risposte. Questo è un impegno molto concreto ma che si deve affrontare con il cuore, la sensibilità di aprirsi a chi soffre, è disperato, cerca un appiglio».
La rete provinciale è ricca di esperienze positive, come ha sottolineato la vicepresidente della Provincia Verga, una rete che deve collaborare ciascuno per il pezzo che le compete, ha rimarcato la consigliera di parità Danesi che ha parlato di 60 congedi INPS per donne vittime di violenza nel 2023, ricordando quanto sia fondamentale costruire occasioni per rifarsi la vita, rientrare nel mondo del lavoro.
PROGETTO DEA
Fondazione Morandi, dallo scorso anno ha avviato il progetto DEA, un percorso di reinserimento della donna che passa dal lavoro e dalla casa. Grazie al bando Cariplo di 160.000 euro le operatrici accompagnano la donna vittima di violenza domestica, non solo fisica ma soprattutto verbale, a ricostruirsi la dignità, a ritrovare fiducia in sé stessi, a comprendere il proprio valore nella vita e nella società. In questi mesi hanno trovato aiuto 30 donne, otto di loro hanno sottoscritto un contratto di lavoro e per altre 6 sono attivi dei tirocini. Aiuti concreti che non si fermano ai colloqui di lavoro ma superano quegli impedimenti propri della conciliazione tra loro e famiglia.
La novità del progetto e i risultati sono stati apprezzati dall’assessore ai Servizi scolali del Comune di Varese Roberto Molinari che ha sottolineato il valore di questi prototipi per costruire nuovi modelli di presa in carico , senza dispersione di fondi e di tempi : « È una metodologia di lavoro che va istituzionalizzata per poter chiedere a Regione nuovi spazi e finanziamenti perchè ogni euro investito efficacemente permette di risparmiare molto di più domani».
I DATI DEL 2023
Nel 2023, Fondazione Morandi ha anche accolto 29 donne e 44 bambini nella sua casa rifugio, nella comunità educativa mamma bambino hanno abitato 6 donne e 8 minori, al centro antiviolenza si sono rivolte 83 donne, su segnalazione dei medici del PS di Varese o delle assistenti sociali o in modo autonomo bussando alla porta della Casa della Nutrice, un’altra importante risposta al tema della violenza di genere che Fondazione Morandi ha attivato all’interno di un protocollo che ha visto impegnati anche la Procura della Repubblica, l’azienda ospedaliera, Prefettura e Questura oltre al Comune d Varese. Nei locali dislocati di fianco all’ingresso dell’ospedale Del Ponte c’è il servizio con un numero di telefono a disposizione 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.
LA CASA DELLA NUTRICE
La Casa della Nutrice torna operativa “h24” per aiutare le donne maltrattate
La Casa della Nutrice è una risorsa che il direttore socio sanitario della Sette Laghi Giuseppe Calicchio dice di aver “ereditato” ma che sta entrando progressivamente nel DNA dell’azienda come modello integrato di lavoro capace di coprogettare, unendo microreti.
Al fianco della Fondazione Morandi c’è anche l’associazione Caos con la sua Presidente Adele Patrini fortemente convinta che l’aiuto alle donne debba passare da ogni bisogno, quello sanitario ma anche quello sociale e lavorativo: « È tempo di cambiare mentalità, rinnovare il modo di pensare, agire non in competizione ma integrando le forze per costruire nuove offerte».
Superare i protagonismi dovrebbe essere la regola in un mondo, quello del volontariato, che poggia sul fare il bene per sentirsi bene. Non è sempre vero e non è facile aprirsi alla collaborazione ma in tempi di ristrettezze e di grande bisogno è solo questa la via per ottenere il massimo con quanto si ha a disposizione. Tra i fondi cui guardare c’è sicuramente Fondazione Cariplo con il suo patrimonio miliardario e che nel territorio lombardo ha stanziato oltre 200 milioni di euro. Quest’anno la provincia di Varese otterrà cospicue sovvenzioni grazie al bando per i grandi progetti emblematici: « Ho avuto modo di vedere che il bisogno sociale è vasto, ma c’è vivacità di proposte molto valide» ha commentato Carlo Massironi commissario della Fondazione Cariplo.
Nei locali antistanti la sala consigliare di Villa Recalcati è stata inaugurata una mostra fotografica, 10 ritratti realizzati da Carlo Meazza dal titolo “Storie di donna” con testi dello stesso Meazza e di Roberto Piumini.
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