Una giornata per una “missione impossibile”: unire domanda e offerta del lavoro nel turismo

Cento candidati, 22 aziende e 150 posizioni aperte messe in campo all'Unahotels di Varese. Alla ricerca di un matching impossibile

Il Myjob Day ha riempito la hall dell’Unahotels di Varese di giovani e meno giovani alla ricerca di un lavoro in una delle aziende che di lavoro ne ha piu bisogno di tutti, quella dell’offerta turistica varesina.

L’evento organizzato dall’Ente Bilaterale del Turismo della provincia di Varese è giunto alla sua  terza edizione, con un successo sempre crescente: erano infatti in 100 gli aspiranti lavoratori e 22 le aziende  alla ricerca di figure professionali del settore, dal receptionist al back office; dagli addetti al banco a cuochi e pizzaioli, dal barman ai camerieri e ai commis di sala e di cucina; dai manutentori ai lavapiatti, dai tuttofare ai pasticcieri.

«Quest’anno abbiamo 22 aziende e 150 posizioni aperte per circa un centinaio di candidati – spiega il presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo Alessandro Castiglioni – L’identikit del candidato vede la metà di loro stranieri: questa è una grade riflessione da fare, proprio perchè il mercato sta cambiando. Poi, non tutti sono alla prima occupazione, anzi, magari alla  seconda o terza occupazione. Il settore chiede lavoro e quindi speriamo di accontentare più candidati possibile»

Di certo, l’iniziativa vede sempre più presenti le istituzioni: tra loro la Provincia, con il presidente Marco Magrini e il responsabile del centro per l’Impiego Francesco Maresca e la Regione Lombardia con il vicepresidente del consiglio regionale Giacomo Cosentino e il referente dell’assessore Lara Magoni, che ha disertato l’evento solo a causa di una grave indisposizione.

«Mi ricordo quando abbiamo iniziato tre anni fa: mi fa piacere vedere come negli anni si allarghino le collaborazioni, si allarghi l’attenzione, anche nelle istituzioni per questa importante iniziativa che abbiamo messo in campo  come enti bilaterali e che continuiamo a coltivare anno dopo anno – ha commentato il presidente dell’ente bilaterale del terziario, Giuseppe D’Acquaro –  Gli enti bilaterali sono frutto della collaborazione tra le organizzazioni sindacali e gli enti datoriali, frutto di questa sinergia che va sempre più migliorando».

I protagonisti della giornata sono stati però, senza dubbio, i giovani aspiranti lavoratori e le aziende: rappresentanti di due mondi in cerca di soluzioni, spesso molto diverse tra loro.

I GIOVANI: ALLA RICERCA DI ESPERIENZE E DI SOGNI

Era molto alta la rappresentanza di giovanissimi studenti: noi ne abbiamo ascoltati dell’Enaip di Busto e del Gadda Rosselli di Legnano, ma c’era molto altro. Tra i più giovani, le prospettive sono più limitate nel tempo: lavorare d’estate, fare le prime esperienze oltre agli stage. Ma c’è chi già, all’ultimo anno, pensa al futuro: come le due giovani ragazze che orientano la loro futura università verso il management del turismo e intanto fanno esperienza da concierge.

LE AZIENDE “LA PROFESSIONALITÀ È SEMPRE MENO PRESENTE, ORA CERCHIAMO PERSONE DI BUON SENSO”

Diversa la situazione delle aziende, che da dopo il Covid hanno praticamente tutte le posizioni scoperte: dalla sala alla cucina, dalle mansioni tecniche all’accoglienza.  Senza più troppe illusioni: «Stiamo cercando personale che ci possa dare una mano in un po’ tutti i settori: dal servizio  in sala al bar alla collaborazione in cucina – spiega la titiolare delle Grotte di Valganna – Se fosse possibile cerchiamo delle figure professionali, ma ci rendiamo conto che sono sempre più difficili: in alternativa cerchiamo delle brave persone che abbiano voglia di imparare». L’atteggiamento è però molto positivo nei confronti di questo job day: «Sono tornata qui volentieri perchè l’anno scorso sono venuta e ho “pescato” delle bravissime ragazze che continuano a collaborare con noi: studiano, però vengono da noi nei fine settimana e durante l’estate tutti i giorni. Speriamo di trovare altre due o tre figure come loro».

C’è chi poi è arrivato con una “missione impossibile” come Paola Mattioni, che gestisce le funivie di Laveno: «La missione più impossibile è quella per trovare addetti alle funivie del Lago Maggiore: addetti che si sentano portati a diventare caposervizio. Il che vuol dire che  hanno una carriera iniziale da agente di pedana, cioè portare su e giù le persone dalle cabine, ad addetti con conoscenze più tecniche, di tipo meccanico e elettrico, fino a diventare responsabile del servizio  – spiega – Ma nessuno si presenta per questa funzione: si presentano tutti per la posizione di cameriere. Che ci serve comunque, eh… magari con conoscenze almeno di inglese, meglio sarebbe anche francese e tedesco». Sono stati in pochissimi a presentarsi al suo cospetto: «Fino ad adesso una sola persona, però mi è piaciuta davvero molto. È una donna con una certa età ma per me è anche meglio, perchè trovo siano più responsabili».

Difficile la ricerca di personale di sala per il ristorante Il Gallione di Bodio Lomnago: «Sappiamo che ora è un problema di tutti reperire queste figure. Noi cerchiamo primariamente persone con maggiore esperienza perchè il nostro ristorante è di alto livello – spiega Barbara, responsabile amministrativa, deputata alla selezione per questo evento – Ma non precludiamo il fatto che chi non ha esperienza possa comunque crescere, imparare o aiutarci nei momenti in cui abbiamo degli eventi e sarebbe magari l’occasione per introdurli. Non eliminerò nulla perciò delle candidature».

JOB DAY, L’INTERO SERVIZIO VIDEO

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 14 Marzo 2024
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