Venerdì 5 aprile presidio fuori dagli ospedali di Varese e Busto Arsizio in difesa della sanità pubblica
Il presidio si svolgerà dalle 9.00 alle 12.00 per ribadire il pieno rispetto dell’Art 32 della Costituzione e contro i tagli ai servizi socio sanitari pubblici
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In occasione della giornata mondiale della salute, il prossimo venerdì 5 aprile, si svolgeranno presidi fuori dagli ospedali di Varese e Busto Arsizio. L’iniziativa è promossa da Lombardia SiCura.
In via Guicciardini a Varese e in via Arnaldo da Brescia a Busto Arsizio dalle 9.00 alle 12.00 si manifesta per il pieno rispetto dell’Art 32 della Costituzione e contro i tagli ai servizi socio sanitari pubblici.
« L’invecchiamento della popolazione – spiegano in un volantino gli organizzatori – con l’ incremento delle malattie croniche e della non autosufficienza; l’aumento delle patologie da inquinamento e da stress lavoro correlato, l’insicurezza generata dalla precarietà e dalla povertà in larghe fasce della popolazione, il concomitante aumento del disagio psichico e dei fenomeni di dipendenza e fragilità sociale, i nuovi fenomeni globali: pandemie, migrazioni, cambiamenti climatici, il parallelo declino e impoverimento dei Servizi Sociosanitari Pubblici e il venir meno dei Sistemi di protezione sociale, rendono sempre più impellente e necessario un nuovo e radicale cambiamento di rotta delle Politiche Socio-Sanitarie nel nostro paese.
RIVENDICHIAMO
– La Garanzia della Cura, all’interno del Servizio Socio Sanitario Pubblico, sul territorio nazionale e regionale, affinché sia garantito a tutti e a tutte e ovunque, soprattutto nelle aree più periferiche e interne e per le persone con più fragilità e patologie, l’erogazione dei LEA e dei LEPS, che vanno implementati e finanziati. Fondamentale intervenire sulle cause e abbattere l’allungamento delle Liste di Attesa, che creano insopportabili discriminazioni tra chi può pagare e chi invece rinuncia a curarsi, alimentando fortemente la privatizzazione della Sanità. Altrettanto decisiva è l’applicazione della riforma sulla non-autosufficienza, coerente con la legge-delega, attesa da oltre vent’anni.
– L’Applicazione e il Rilancio delle Politiche di Prevenzione e Sicurezza applicando, nei luoghi di vita e in quelli di lavoro, le norme di tutela dell’ambiente e degli ecosistemi perché siano idonei per gli operatori/operatrici sanitari e sociosanitari, in un’ottica globale della salute e dei suoi determinanti.
– Il Potenziamento dei servizi territoriali di prossimità, la Riorganizzazione della Assistenza e della Prevenzione primarie, e l’Integrazione ospedale-territorio tramite un incremento strutturale del fondo sanitario nazionale e la piena attuazione del PNRR e del DM 77/2022, con una dotazione adeguata di personale, sia sanitario che socio-sanitario, per farli funzionare e con un incremento dei fondi per i servizi di protezione sociale per garantire tutti i diritti alle persone non-autosufficienti e la loro integrazione con i servizi sanitari.
– La riorganizzazione della formazione/aggiornamento e la valorizzazione delle competenze, delle varie professioni sanitarie nel sistema pubblico con un piano straordinario di assunzioni, abolendo i tetti di spesa per il personale tuttora esistenti, e individuando specifici finanziamenti per reinternalizzare i servizi, incrementare le dotazioni organiche, e assicurare un compenso economico dignitoso per tutti gli operatori, inclusa un’adeguata retribuzione degli straordinari.
– La partecipazione democratica dei cittadini e degli operatori ai meccanismi decisionali, la promozione di un modello che garantisca una collaborazione orizzontale tra tutti gli attori della sanità e le istituzioni.
– Uno stop deciso alla privatizzazione dell’Assistenza Sanitaria. La Salute non può essere commercializzata, ridotta a merce, o compromessa dalle politiche di austerità e sottofinanziamento. La soluzione non è l’Autonomia differenziata, che produce ulteriori diseguaglianze e disomogeneità nell’offerta di servizi tra i cittadini.
IN LOMBARDIA
Da diversi anni associazioni, comitati locali e forze politiche in Lombardia si sono mobilitate con iniziative nelle piazze e nelle istituzioni per invertire la tendenza alla privatizzazione e alla disparità di accesso ai servizi della sanità lombarda. Aiutaci firmando la petizione “La Lombardia SiCura” che chiede:
➢ centro unico di Prenotazione, con le agende di tutte le strutture, per l’abbattimento delle liste d’attesa, e controllo da parte di Regione e Ats.
➢ stop all’utilizzo dei medici a gettone (non dipendenti), stabilizzazione e assunzione del personale sanitario, riduzione della esternalizzazione dei servizi, democrazia e diritti nei luoghi di lavoro.
➢ Copertura dei costi sanitari nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, diffusione e potenziamento dei servizi territoriali per gli anziani, personale adeguato per numero e professionalità necessarie per servizi rispettosi della dignità delle persone.
informazioni e documentazione su www.lalombardiasicura.it per contatti: info@lalombardiasicura.it»
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