Victoria Hugo: Besson dà la scossa giusta a Varese

Il francese e Moretti sono i protagonisti del successo su Brindisi. Bravo Ulaneo, Mannion e Brown in chiaroscuro

Openjobmetis Varese – Happy Casa Brindisi

MANNION 6 – La sua partita è a due volti: segna (16), smazza assist (6), si prende la responsabilità di guidare la squadra dopo l’intervallo, cosa che è richiesta al giocatore simbolo del gruppo. D’altro canto però le sue percentuali al tiro sono deficitarie (appena 5/16 dal campo) e anche il “delta” tra assist e palle perse è davvero troppo ridotta con 4 palloni gettati alle ortiche, tre dei quali dal palleggio. Sufficiente sì, ci mancherebbe, ma la partita del Red Mamba è tutt’altro che da libri di storia.

ULANEO 7 – Dinamico, pronto a entrare in azione, abile nel lavorare nel pitturato e nel raccogliere rimbalzi tutt’altro che facili. Una delle migliori prove stagionali per Scott che, in 10′ di impiego fa segnare 7 punti, 5 rimbalzi e 3 falli subiti. Ed è uno dei pochi positivo in entrambe le metà di gara grazie al pepe che spolvera nell’area colorata.

SPENCER 6,5 – Difficile fare canestro se non hai mai, ma proprio mai, un pallone a disposizione per il tiro. Che nel suo caso, lo sappiamo, ha un raggio ridottissimo. Skylar allora si mette l’animo in pace e si dedica ad altro, non nel senso del giardinaggio (visto il colore della maglia) ma nel consolidare la squadra in difesa e nello creare spazi per gli incursori come Mannion e Besson. Un blocco qui, un “velo” là a portare via il difensore, ben 4 recuperi. Solido e utile come sempre, senza chiedere nulla in cambio.

WOLDETENSAE 5,5 – Un minuto di gloria, tripla dall’angolo e palla rubata che porta a un altro canestro pesante di Moretti, ma anche un primo tempo senza nessuna nota positiva. Ha portato il proverbiale mattoncino, però qui c’era da costruire una casa e non un rimessa: in attacco, dove non c’è più la garanzia Hanlan, deve davvero dare di più anche perché è tra quelli che hanno ritrovato minuti sul parquet.

MORETTI 7,5 – Già in ripresa a Nymburk, conferma il buon momento anche contro Brindisi dove è determinante al pari di Besson. In avvio è l’unico a dare mordente sul campo (8 punti in 12′ nel primo tempo), alla lunga è il solo ad avere un tabellino scintillante tanto da lontano (4/8) quanto dalla lunetta (5/5). E c’è tanto Davide anche nel parziale biancorosso di 16-5 tra il 25′ e il 30′ quando il comando del match finisce in possesso biancorosso. E verde. E Moro, per l’appunto.

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MCDERMOTT 5,5 – Di solito assolviamo chi si sacrifica, pure con un buon profitto, in fase difensiva. Però McDermott, che ha francobollato piuttosto bene Bartley e Sneed, è stato di nuovo assente in attacco. Zero su cinque nel tiro pesante, fondamentale in cui dovrebbe eccellere, 6 punti in totale con due liberi e un assist di Besson quasi impossibile da sbagliare. Sembra quasi che la fascia di capitano gli abbia tolto qualcosa. Kriptonite Sean.

BESSON 7,5 (IL MIGLIORE) – Victoria Hugo! Se a Milano aveva fatto intravvedere cose buone, se a Nymburk era già stato protagonista, contro Brindisi il francese si prende la scena principale meritandosi l’ovazione del suo nuovo pubblico. Sarà il cognome “sciistico”, fatto sta che Besson emerge nello slalom usando come paletti i difensori biancoazzurri, lasciati sul posto in diverse occasioni. Il suo primo passo gli frutta ben 6 falli subiti da aggiungere a punti (19), rimbalzi (7), assist (4) per una valutazione che in totale fa 24. Gli unici balbettii arrivano dalla lunetta e dall’arco, ma si fa ampiamente perdonare. MVP Confident per i lettori della #direttaVN con oltre il 60% dei voti.

BROWN 6 – I numeri alla fine sono dalla sua ma – vale lo stesso assunto usato per Mannion – il conto totale della partita comprende una serie di dabbenaggini lunga come la fame. Passaggi precipitosi in apertura di azione, corse scomposte verso il canestro con relativo sfondamento, tiri dall’arco fuori ritmo e fuori bersaglio. E’ uno di quelli che si sblocca nella ripresa anche a rimbalzo (ben 9): la prima tripla ha un effetto medicinale e da lì in poi sono più le cose dritte di quelle storte.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Marzo 2024
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