Al Castello di Masnago in tanti per l’inaugurazione della mostra di Andrea Ravo Mattoni

In tanti per l'apertura della mostra"Img2img - Pittura, Copia e Intelligenza artificiale" con 25 lavori dello street artist, realizzati con l'intelligenza artificiale

Al Castello di Masnago la mostra di Andrea Ravo Mattoni

L’arte classica si sposa con l’intelligenza artificiale nella personale di Andrea Ravo Mattoni. Lo street artist di Varese conosciuto in tutto il mondo per la riproduzione di dipinti classici su grandi muri con la bomboletta spray, oggi ha inaugurato la sua prima museale. E raramente il Castello di Masnago ha visto una folla così numerosa. “Img2img – Pittura, Copia e Intelligenza artificiale” il titolo dell’esposizione dove l’artista apre lo sguardo ad una nuova ricerca e utilizza l’intelligenza artificiale come strumento per creare.

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«Ho sempre lavorato in direzione molto diverse, il Classicismo mi ha reso popolare ma in questa mostra è come se avessi aperto sette portali, sette sale dove il file rouge resta quello della bomboletta sprayha spiegato Andrea Ravo Mattoni durante la presentazione al pubblico –. Quando è uscita l’opportunità di usare l’AI l’ho colta al volo e ho iniziato a studiarla. Ho capito che non ne dovevo averne paura, ma usarla come uno strumento. Ho capito fino da subito che non mi avrebbe sostituito: ciò che è fatto a mano, il rapporto umano e il guardarsi negli occhi, come accade qui oggi, non verrà mai sostituito dalle macchine».

Al suo fianco Monica Guadalupi Morotti e Andrea Ceresa, i curatori della mostra. Presenti anche l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia Francesca Caruso,  il sindaco di Varese Davide Galimberti e l’assessore dalla Cultura Enzo Laforgia che hanno sottolineato l’importanza di questa esposizione, «anche per portare un pubblico di giovanissime nelle sale del museo civico».

Cyrille Gouiette, storico dell’ arte e direttore dei progetti del Louvre di Parigi ha invece ricordato l’incontro e la collaborazio ne con l’artista varesino: «L’ho conosciuto sotto il ponte di una strada dove aveva “catturato”questo Caravaggio , da lì è arrivato al Castello di Masnago. L’ho invitato al Louvre per un progetto pedagogico ed è stato lui a farmi amare l’arte urbana: era una novità portare l’arte classica in strada come ha fatto lui. Ora ha cambiato il suo cammino, utilizzando anche l’intelligenza artificiale e ha “guadagnato” il suo castello, siamo felici di essere qui». Paolo Cova, storico dell’arte e direttore del Museo di arte contemporanea di Livorno ha ricordate le tappe della carriera artistica di Ravo Mattoni e l’importanza del contesto storico e artistico in cui è nata: «Sono felice di vedere tanti varesini e varesotti qui oggi. Siamo la provincia di Baj, di Tavernarni e di tanti artisti come Lucio Fontana che qui hanno trovato luogo per creare».

Spazio quindi alla visita della mostra: nelle stanze del castello 25 opere inedite accompagnano il visitatori. Sono realizzate principalmente a spray su tela, per un percorso che passa dall’autoritratto, ai temi classici della pittura, fino agli anime giapponesi. Svelando un Ravo Mattoni diverso da quello dei muri.

Al Castello di Masnago la mostra di Andrea Ravo Mattoni

Il percorso espositivo della mostra di Andrea Ravo Mattoni a Varese

Nelle stanze del Castello verranno esposte circa 25 opere inedite realizzate per l’esposizione, principalmente dipinte a spray su tela, ma anche due interventi ad acrilico su pietra.

Nelle prime tre sale dell’esposizione si pone il vocabolario del pittore, cioè le immagini di cui Ravo può disporre per dipingere: sono le infinite possibili immagini generate dall’Intelligenza Artificiale, sono temi classici della pittura interpretate da grandi maestri come Pellizza da Volpedo, di cui è stato preso in prestito il quadro Sera d’autunno o Valpozzo (1903) dalla collezione del Castello di Masnago. Sono anche le fotografie che Ravo scatta in studio di posa proiettando su delle modelle, sono anche la videoarte del ‘900 e gli anime giapponesi di quando era ragazzino, oltre che Caravaggio, suo autore classico prediletto sin dalla celeberrima Cattura di Caravaggio del 2016 sotto il ponte di fronte al Centro Commerciale Belforte.

Al Castello di Masnago la mostra di Andrea Ravo Mattoni

Nella seconda metà della mostra, le sale 4, 5 e 6, le differenti tipologie di immagini, quindi il vocabolario di Ravo, si unisce per formare nuove immagini, nuovi mondi. L’illustrazione giapponese interagisce allora con la pittura classica e con gli affreschi del castello, quella che sembra fotografia invece è opera dell’intelligenza artificiale che si tradisce nell’imperfezione dell’immagine. Nasce un nuovo universo creato dal pittore in cui fotografia, arte, intelligenza artificiale, video pittura e tutto ciò che è immagine collassa a creare un nuovo fragile universo. Nell’esposizione sono presenti delle strutture cromate e specchianti progettate da Studio Def e una composizione sonora di Andrea La Pietra.

La sala 7, l’ultima della mostra, è dedicata agli autoritratti. Partendo dal primo del 2004, realizzato ad olio su un lenzuolo della famiglia mentre frequentava l’Accademia di Brera, si passa al 2013 e infine al 2024. Conclude così img2img – Pittura, copia e Intelligenza Artificiale. Nonostante sia la sua prima mostra museale, più che un traguardo è un inizio: questo progetto amplia il vocabolario di Ravo determinando così la possibilità di rappresentazione in immagine pittorica di nuovi infiniti universi possibili: il limite è solo l’immaginazione del pittore.

La mostra di Andrea Ravo Mattoni a Varese

Castello di Masnago, Museo Civico d’arte moderna e contemporanea
via Monguelfo. Dal 6 aprile al 28 luglio 2024, da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00. Biglietto intero 5 euro; ridotto 3 euro. Visite guidate per scuole e gruppi su prenotazione con Cooperativa “Sull’Arte”, da contattare ai seguenti recapiti: telefono + 39 333 6810487, e-mail: info@cooperativasullarte.it

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Aprile 2024
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