Allarme Radon in Italia: l’Ordine dei Geologi mette la Lombardia tra le regioni più a rischio
Un convegno all'Università dell'Insubria ha fatto il punto della situazione. La vicepresidente dell'Ordine Ravasi: “Il Radon interferisce con la salute umana. Geologo figura fondamentale per la prevenzione”
Sono 3000 i casi di tumore polmonare ogni anno in Italia causati dal Radon e la Lombardia è tra le regioni più a rischio. Sono i dati preoccupanti evidenziati dall’Ordine dei Geologi durante l’incontro tenuto presso l’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, dove i riflettori erano puntati su un pericolo quanto mai attuale nel nostro territorio.
Dalla conferenza è emerso come il Radon, altamente radioattivo e pericoloso per la salute umana, sia la seconda causa di tumore ai polmoni in Italia e in Europa, dopo il fumo di sigaretta.
Quello del gas nobile di origine naturale, presente nel sottosuolo, nelle acque e nei materiali da costruzione, è un problema tanto ampio quanto complesso da conoscere a fondo, ma è anche qualcosa con cui, indirettamente, abbiamo a che fare tutti i giorni.
«Il Radon è un fattore di rischio per la salute estremamente rilevante» ha detto Andrea Cattaneo, ricercatore del DISAT (Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia) all’Università dell’Insubria. «In Italia abbiamo regioni dove il rischio Radon è più elevato come ad esempio in Lombardia e Lazio, con un livello che supera di quasi tre volte quello della media
mondiale».
Il pericolo maggiore è quello rilevato nelle abitazioni e nei locali sotterranei come i seminterrati, dove le concentrazioni di questo gas in Italia si attestano in media sugli 80 Bq al metro cubo e nelle regioni più colpite 100 Bq, contro i 50-60 Bq in Europa e 40 Bq a livello mondiale. Un divario veramente importante.
In risposta, sono stati individuati e mappati da Arpa circa 90 comuni in Lombardia, poi inseriti in un’“area prioritaria”. In queste zone entrano in vigore degli adempimenti per i datori di lavoro, che devono tenere sotto controllo le concentrazioni di Radon negli ambienti al piano terra per tutelare i lavoratori che si occupano di mansioni in locali sotterranei.
Ulteriori misure di prevenzione sono l’aumento della ventilazione negli spazi chiusi e interventi specifici progettati da esperti del settore.
Al momento, in Lombardia, più del 50% dei comuni mappati da Arpa ha dato riscontro positivo in materia di ricognizione sul recepimento delle linee guida.
Fabio Conti, docente di Ingegneria Sanitaria dell’Università dell’Insubria, ha affermato «È necessario conoscere meglio la distribuzione di questo gas cancerogeno per la salute umana. Da una parte dobbiamo aumentare il monitoraggio del Radon nelle abitazioni, dall’altra intervenire opportunamente con interventi di risanamento».
Ordine dei Geologi della Lombardia e Università dell’Insubria sono quindi in prima linea nella divulgazione e prevenzione contro il Radon.
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