Beppe Marotta e monsignor Gallivanone saranno cittadini onorari di Cantello

Sabato 13 aprile la cerimonia di assegnazione della cittadinanza onoraria del Comune rendere indissolubile il legame che lega il dirigente sportivo e il vicario episcopale a Cantello

Beppe Marotta

Giuseppe “Beppe” Marotta amministratore delegato dell’Inter e monsignor Franco Gallivanone, vicario episcopale di Varese da sabato saranno cittadini onorari di Cantello.

La cerimonia, in programma sabato 13 aprile alle 10,30 nella sala consiliare del Municipio, renderà indissolubile il legame di di Marotta e Gallivanone con la comunità di Cantello, come spiega il sindaco Chiara Catella: «Negli anni di mandato l’Amministrazione comunale, costituita da persone fortemente orgogliose delle proprie origini e delle proprie radici, ha più volte desiderato creare un significativo legame tra il Comune di Cantello, inteso non solo come ente ma soprattutto come comunità nel senso più vasto ed affettivo del termine, con le personalità che per diversi aspetti hanno dato lustro al nome di Cantello».

La scelta di Beppe Marotta rientra nel progetto che l’Amministrazione comunale ha percorso in questi cinque anni per portare a Cantello l’attribuzione di “Paese dello sport”,  con interventi mirati rivolti soprattutto agli alunni dell’Istituto comprensivo per avvicinarli alla disciplina sportiva dalla quale apprendere valori formativi e fondamentali per la propria crescita umana ed emotiva.

«Cantello paese dello sport è un programma che porta con sé un’importante missione divulgativa – spiegano gli amministratori cittadini – Lo sport come momento aggregante, come espressione di rispetto, di lealtà, di coraggio, di onestà, di riconoscimento ed accettazione della sconfitta. In questo momento storico costellato da continui conflitti internazionali e reduci da una pandemia mondiale che ha avuto drammatici risvolti sugli aspetti emotivi e psicologici della parte più fragile della nostra società, investire sullo sport vuole essere un grido alla vita, alla speranza, al futuro, coinvolgendo il tessuto sociale dell’intera collettività, proponendolo nelle sue varie espressioni, come motore trainante e indispensabile per superare questi terribili frangenti».

Dal 2021 l’Amministrazione Comunale ha ripristinato la tradizione del Premio Cantello quale parte integrante del panorama culturale e sportivo cantellese e Beppe Marotta, oltre ad essere uno degli ospiti più illustri e ad avere un forte legame affettivo e famigliare con il paese, premiato e premiante nelle scorse edizioni del premio, fino dal primo momento ha condiviso lo spirito educativo e formativo dei vari progetti sportivi dell’Amministrazione. La cittadinanza onoraria è un  riconoscimento per quanto svolto durante la brillante carriera di dirigente sportivo a livello internazionale, conservando al contempo con Cantello e la sua comunità un forte legame affettivo».

Monsignor Franco Gallivanone ha una frequentazione di lunga data con il paese e la comunità di Cantello. Agli inizi dei suoi studi teologici, nell’anno pastorale 1977-1978 venne affidato alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Cantello negli anni del seminario, quando i futuri preti nel fine settimana vengono affidati ad una parrocchia, nella quale prestare il proprio aiuto per le varie attività oratoriane e pastorali. «L’anno di permanenza di don Franco presso la nostra comunità ha permesso di dare origine a rapporti umani ad oggi ancora vivi e saldi, che hanno certamente contribuito alla crescita ed alla formazione cristiana di molti cantellesi».

Dal settembre 2023 don Franco Gallivanone è stato nominato vicario episcopale di Varese, diventando così il “capo” delle parrocchie del Varesotto, compresa Cantello. La cittadinanza onoraria vuole essere il riconoscimento per l’importante carriera in ambito ecclesiastico e per il cammino umano e cristiano avviato nella parrocchia di Cantello nei primi anni di studi teologici, conservando forti rapporti con Cantello e la sua comunità.

(Nella foto Beppe Marotta durante l’edizione 2021 del “Premio Cantello”)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Aprile 2024
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