Contro la “scuola unica” in via Curtatone il Comitato Alberi di Gallarate lancia una petizione

Alla luce anche dei documenti ottenuti dal Parco del Ticino il comitato ribadisce le critiche, ambientali ma non solo, al progetto al confine tra Cascinetta e Cajello, finanziato con fondi europei post-Covid

Generico 08 Apr 2024

Una petizione per rivedere il progetto della scuola unica Cascinetta-Caiello: la lanciano gli ambientalisti del comitato “Salviamo gli alberi di Gallarate”, che da tempo contestano l’intervento, finanziato dai fondi europei e incentrato (soprattutto) sull’accorpamento di tutte le scuole dei due rioni in un unico plesso.

La petizione è appena partita (qui), ma intanto il Comitato tira fuori i documenti del progetto, con l’iter al Parco del Ticino, ricostruito mediante un accesso agli atti: «Il Parco del Ticino innanzitutto ha riconosciuto il valore naturalistico dell’area, chiedendo al Comune un’ipotesi di diversa collocazione del polo scolastico unico» spiega Laura Pastorelli, affiancata da, Filiberto Zago, Camilla Colombo, Alì Chohan e Olivia Pastorelli.
Ipotesi altrernativa che, stando alle carte, è stata negata dal Comune con la motivazione «data dalla necessità di destinare ad altro uso gli edifici attualmente usati come scuole», continua Laura Pastorelli. In realtà l’idea di una nuova funzione per gli edifici da dismettere non era mai emersa e nasce al contrario proprio dal progetto, tantè vero che per uno (le scuole di Cajello) non c’è in realtà una previsione ben definita.

«In aggiunta il Parco ha dato precise prescrizioni che per preservare una fascia originaria di bosco, la zona a Est e a Nord», vale a dire quella composta da alberi più antichi e pregiati, tra cui un cedro dell’Himalaya». Una fascia che certamente sarebbe difficile da ricostituire in tempi medio-brevi e che quindi – chiedono – deve essere tutelata, senza ricorrere a ripiantumazioni.

Generico 08 Apr 2024

Quelli del Comitato hanno ribadito le loro ragioni già espresse: l’intervento comprende nuovo consumo di suolo, elimina una fascia di bosco, colloca una scuola in una zona «esposta all’inquinamento acustico dall’autostrada e dalla ferrovia» (il bosco, almeno in parte, fu costituito proprio per attutire l’impatto acustico sul popoloso quartiere di via Curtatone). L’altro aspetto richiamato è quello sociale ed edicativo, rispetto agli «spazi inadeguati, con classi troppo numerose, assenza di un’aula magna e il rischio di dover dirottare una parte dell’utenza dei due quartieri verso altre scuole». Nel complesso «un impoverimento della vita dei quartieri, legato all’allontanamento delle scuole dal centro dei due rioni».

scuola Cascinetta Cajello

In occasione della conferenza stampa il Comitato ha lanciato anche la proposta dell’ornitologo Walter Guenzani, che punterebbe a «tutelare flora e fauna e a far diventare questa zona di bosco un’area in cui portare avanti progetti didattici, magari anche in collegamento con gli orti urbani». E se il bosco si trova compresso tra aree abitate e infrastrutture, secondo Guenzani ospita una fauna preziosa, che comprende specie più comuni – come la minilepre o il merlo – ma anche più particolari, come il picchio rosso maggiore o la cinciallegra. «Si potrebbe piantumare la zona anche con alberi da frutto, per dare sostentamento agli uccelli e favorire la presenza».

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Pubblicato il 13 Aprile 2024
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