Dopo le dimissioni di Franchin la maggioranza a Cassano è più stabile?
Fratelli d'Italia dice che "c'è serenità" con il sindaco Pietro Ottaviani. E i consiglieri "ribelli" da tre diventano due
Con l’uscita di scena di Dudi Franchin ci saranno scossoni nella maggioranza di Cassano Magnago?
Paradossalmente il passo indietro del consigliere di Fratelli d’Italia toglie una “spina nel fianco” alla maggioranza e dà più margini di manovra. Soprattutto nella misura in cui Fratelli d’Italia assicura come partito che invece è allineato al sindaco Pietro Ottaviani.
Il primo cittadino si dice «veramente dispiaciuto», «anche perché la mia porta è sempre stata aperta». Luisa Savogin, per FdI, dice «Abbiamo provato in ogni modo», a evitare le dimissioni.
Ma poi l’esponente più alto tra gli amministratori FdI aggiunge subito: «C’è serenità, in Fratelli d’Italia non ci sono problemi, lo stesso sindaco ha partecipato anche di recente a nostri eventi».
Ottaviani ribadisce la sua fiducia nella persona di Franchin: «Ritengo “Dudy” una persona posata, sensibile e sincera nella trattazione delle più svariate argomentazioni. Anche la scelta delle dimissioni da Consigliere Comunale sottolinea la coerenza del suo modo d’essere». Ma aggiunge – con pizzico di malizia: «Credo che, in questa situazione, abbia sicuramente influito la sua mancata nomina in Giunta nel 2022 ma, non posso non pensare che, soprattutto nei primi periodi, io possa aver sottovalutato anche qualche altro aspetto. Avremmo di certo l’occasione per confrontarci ancora e parlare apertamene di cosa non abbia funzionato. Capire dove si può aver sbagliato, è sempre un momento di crescita per tutti. Ci tengo a ringraziarlo per il lavoro fin qui svolto sia in questa che nella precedente legislatura e augurargli ogni fortuna personale e politica».
Come detto, il passo indietro di Franchin toglie anche una voce critica, nella pattuglia dei “ribelli” che di solito (si dice più o meno apertamente) comprende anche Roberto Saporiti e Daniele Mazzucchelli. Quest’ultimo è passato alle file della minoranza, è vero. Ma senza Franchin i ribelli «sono rimasti due», qualcuno sussurra. A questo punto sembrerebbe che – con la staffetta in FdI da Dudi Franchin a Franco Canziani – tutto sommato la maggioranza potrebbe trovarsi più stabile, dicono.
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