I cantieri cancellano i parcheggi nell’area dell’ospedale di Varese: i sindacati chiedono soluzioni per i dipendenti
Si minaccia una class action contro il pagamento di un abbonamento che non dà diritto al servizio. Cgil e Uil propongono di sopraelevare il parcheggio multipiano e di trovare un'area periferica da collegare con bus navetta

Soluzioni concrete per i parcheggi per i dipendenti dell’Asst Sette Laghi. È quanto hanno richiesto i delegati sindacali di Cgil, Cisl e Uil nell’ultima riunione con l’azienda. Alla presenza del “mobility manager” è stato sollevato il grave problema della mancanza di parcheggi all’interno dell’area del Circolo a causa dei lavori in corso per la realizzazione del Day Center 2.
Quanti stanno pagando il canone mensile per poter posteggiare all’interno dell’area ospedaliera minacciano di promuovere una class action: « Si vedono trattenere una quota dello stipendio ma non hanno garanzie del servizio – spiega Antonio Negro delegato UIL della Sette Laghi – Anche nel multipiano o in via San Michele del Carso non ci sono garanzie e, oltretutto, senza controlli le auto vengono lasciate in modo selvaggio creando problemi».
L’ultima novità riguarda il posteggio di via Lazio che ha visto subentrare una nuova proprietà decisa ad aumentare il canone mensile: « L’azienda ha chiesto tempo per prendere in considerazione la situazione, ma è evidente che occorre agire con tempestività – aggiunge Gabriella Sierchio della FP Cgil – Il posteggio è uno degli argomenti su cui i dipendenti, soprattutto turnisti, sono sensibili. Si tratta di lavoratori che operano già in condizioni difficili, non si può chiedere loro di arrivare almeno un’ora prima di inizio turno per cercare un posteggio».
La Cgil ha proposto anche di realizzare un piano ulteriore sull’area scoperta del multipiano adiacente al monoblocco: « La Sette Laghi ha promesso che farà delle valutazioni per un partenariato pubblico-privato ma, prima di qualsiasi intervento, occorre sistemare l’attuale ingresso. Non esiste una corsia preferenziale per i dipendenti e la coda degli utenti imbottiglia anche i lavoratori».
È allo studio lo spostamento della barra d’ingresso e una modifica del marciapiede su cui, però, occorre l’autorizzazione del Comune: « Il Sindaco, la Regione, l’azienda si rimpallano le responsabilità – commenta Negro – ma è uno scaricabarile che lascia poi i lavoratori con il cerino in mano. Si inizi a pensare a soluzioni concrete e praticabili e, finché ci saranno i cantieri in ospedale, si sospenda il prelievo dell’abbonamento dallo stipendio».

I sindacati propongono alcune soluzioni: « Dato che non sappiamo quanti soldi l’azienda incassi dagli abbonamenti, noi della UIL FPL abbiamo avanzato una proposta. Si individui con il Comune un’area abbastanza ampia, anche periferica, dove allestire un posteggio custodito e un servizio di navette in funzione negli orari di inizio e fine dei turno. Così i dipendenti potrebbero lasciare le vetture con serenità e raggiungere l’ospedale con il mezzo pagato dall’azienda».
Richieste di segnali di attenzione verso i dipendenti turnisti sono arrivate anche per chi lavora al Del Ponte e al Distretto di Gazzada: « Il Comune ha istituito l’area a disco orario ben sapendo che quando si accede a questi servizi un’ora non è mai sufficiente – sottolinea Sierchio – Vale anche per i dipendenti che però hanno un’area dedicata, benché non sia molto agevole. Chiediamo che si ponga all’amministrazione il problema della sosta limitata furi da un presidio sanitario».
Il tema dei posteggi è indubbiamente caldo: la carenza di aree a disposizione penalizza soprattutto i turnisti che iniziano al pomeriggio. Qualche idea è stata messa sul tavolo: la prossima riunione sarà il 6 maggio e i sindacati sperano in segnali positivi.
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