Il destino della Pro Patria passa dalla sfida all’Alessandria già retrocessa, Colombo “Rischio trappola”
Sabato 13 aprile (18:30) la Pro Patria inizia il trittico di fine campionato al Moccagatta d'Alessandria. Ai tigrotti servono quattro punti per la matematica salvezza, nell'ultimo mese la squadra ha vinto solo una volta ed è scivolata dall'ottavo al quindicesimo posto. Mister Colombo analizza la partita che sarà raccontata in diretta dal live-blog di VareseNews
Vincere per scacciare la paura, nella speranza di poter avvicinarsi definitivamente e forse anche festeggiare la permanenza in categoria. Il campionato della Pro Patria passa dal Moccagatta di Alessandria, squadra piemontese già retrocessa in Serie D e da tempo fanalino relegata a fanalino coda in classifica. (in fondo all’articolo la diretta della partita, all’interno la classifica e tutte le statistiche della Pro Patria)
A 270 minuti di gioco dalla fine della stagione ai tigrotti di Busto Arsizio mancano 4 punti per la matematica salvezza, sempre ammesso che le inseguitrici facciano punteggio pieno, ovvero 9 in 3 gare. Per questo la trasferta di domani, sabato 13 aprile, ore 18:30, deve essere vissuta giocata come una finale, ovvero senza cali di tensione ammessi fino al triplice fischio.
Sottovalutare l’orgoglio degli Orsi Grigi e di conseguenza mancare la chance per rimanere aggrappati ai playoff (2 i punti dal primo slot valido ma ben cinque le squadre davanti alla Pro Patria) e chiudere la pratica salvezza – anche in maniera definitiva in caso di passo falso della Pergolettese (in campo alle 20:45 a Verona) – porterebbe inevitabilmente una buona dose di agitazione in via Ca’ Bianca. Negli ultimi 180 minuti (a Busto con la Virtus Verona e poi a Sesto San Giovanni) la Pro Patria sarebbe ancora padrona del proprio destino anche se le orecchie sarebbero gioco-forza rivolte agli altri campi della Girone A di Serie C per evitare l’apprensione di spiacevoli sorprese.
Uno spauracchio non da poco, se si considera che la meta è vicina ormai da tempo, forse anche troppo: nelle ultime 5 partite la squadra di mister Riccardo Colombo è riuscita tuttavia a conquistare appena 5 punti. Cinque sono anche le lunghezze di vantaggio sulla Pergolettese, mentre, con la vittoria dell’Arzignano di ieri sera, il numero di squadre cuscinetto alle spalle tra la salvezza e la zona playout si è ormai ridotto a zero: il calo intrapreso nell’ultimo mese ha riportato la Pro Patria non solo nella parte destra della classifica, ma addirittura al quindicesimo posto, il tutto dopo aver toccato l’ottavo piazzamento nella seconda settimana di febbraio (il 10). Uno scenario sulla falsa riga dell’anno scorso, sotto la guida del di Jorge Vargas, quando, il 5 febbraio, i bianco-blu arrivano a -4 dal primo posto per poi iniziare una caduta arrestatasi solo tra la penultima partita (salvezza ottenuta con un pari al 99′ contro il Piacenza già retrocesso) e l’ultima a Seregno, troppo tardi per agguantare quei playoff che sembravano ormai scontati.
COLOMBO: “LA “GIUSTA” PAURA, NESSUNO REGALA NIENTE”
Così mister Colombo analizza la partita della Pro Patria di domani: «Sarà una partita molto difficile. Sul campo nessuno regala niente. Servirà essere concentrati mentalmente e avere la giusta paura nell’affrontare questa partita. Paura intesa nel senso buono, nel senso che dobbiamo dare al massimo senza pensare che abbiamo già vinto. Questa partita può essere una grossa trappola».
“ULTIMO SLANCIO PER L’OBIETTIVO. SERVE IL 150%”
«La mentalità farà la differenza. Tutto dipenderà da noi. Su questo aspetto abbiamo cercato di battere il tasto in settimana. Il risultato della gara dipenderà dalla nostra voglia di fare le cose, da come vogliamo portare a casa i tre punti. Lo sappiamo che ci manca un ultimo slancio per l’obiettivo. Vogliamo dare non il 110 ma il 150%».
“DI QUESTA PARTITA SAPPIAMO POCO, DOBBIAMO PENSARE A MIGLIORARE LA DIFESA”
«Abbiamo lavorato bene in settimana. Di questa partita sappiamo francamente poco. Non sappiamo chi dell’Alessandria sarà in campo, con quale modulo giocherà. A fare la differenza, come ho già detto, sarà il nostro atteggiamento. Arriviamo da una partita in cui abbiamo subito tanti gol (quattro; mai successo in stagione; ndr.). Sarà fondamentale fare benissimo la fase difensiva, scendendo in campo in maniera più ordinata. Dovremo avere pazienza: la partita non si sbloccherà subito, l’importante è come entriamo in campo. Le partite si sbloccano anche nel secondo tempo, anche nel finale. Ci vuole equilibrio fino alla fine».
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