Il Teatro Sociale di Luino sarà intitolato a Dario Fo e Franca Rame
La novità della dedica alla coppia di artisti è stata resa nota dal sindaco luinese Enrico Bianchi. Lo ha detto in occasione della presentazione del nuovo Festival dei Mezaràt, dedicato proprio a Dario Fo
A fine mese di aprile 2024, con l’approvazione del bilancio consultivo, il Comune di Luino potrà portare a termine l’acquisto del Teatro Sociale che verrà intitolato a Dario Fo e Franca Rame. La novità della dedica alla coppia di artisti è stata resa nota dal sindaco luinese Enrico Bianchi.
Lo ha detto in occasione della presentazione del nuovo Festival dei Mezaràt, dedicato proprio a Dario Fo: «Sarà un modo per dire: ridiamo. Quale luogo migliore se non un teatro da dedicare a queste due così importanti figure del territorio?», ha commentato Bianchi.
«Con l’occasione della presentazione del Festival dei Festival dei Mezaràt il sindaco ha voluto svelare un segreto che abbiamo in cuore da quando lui è diventato sindaco ed io assessore – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Serena Botta -. Stretta, annodata al desiderio di acquisire il Teatro Sociale c’è sempre stata la volontà di intitolarlo a Dario Fo e Franca Rame. Due grandissimi artisti fortemente legati al nostro territorio. Le loro professionalità sono state riconosciute a livello mondiale ma, forse, ancora poco a livello territoriale. Insomma, un Nobel per la letteratura non si vince per caso… intitolare il nostro amato teatro a due artisti di tale calibro ci è sempre sembrato il minimo tributo».
Dario Fo, nato a Sangiano nel 1926 e morto a Milano nel 2016 è stato attore, regista e autore teatrale, scenografo e attivista politico. Debutta come attore e autore di teatro agli inizi degli anni Cinquanta. Con la moglie Franca Rame, nata a Parabiago nel 1929 e morta a Milano nel 2013, erede di una famiglia di lunga tradizione teatrale, debutta in scena piccolissima, all’età di tre anni, ha innovato il teatro comico portando in scena un tipo di comicità nuovo, assurdo, politico, farsesco che fa uso degli stilemi comici propri della commedia dell’arte italiana. Nel 1997 ha ottenuto il premio Nobel per la letteratura.
Dario Fo battezzò il “Paese dei Mezaràt” Porto Valtravaglia. Mezaràt, pipistrelli in dialetto, è stato avvicinato al paese sul lago per via del fatto che il borgo era sempre sveglio per via delle diverse attività artigiane.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Ancora rifiuti abbandonati a Brenta, il sindaco: "Un danno all'ambiente e un'offesa verso i cittadini corretti"
Felice su Targhe false e grimaldelli in auto, due denunce e un uomo in fuga
massimiliano_buzzi su Ancora rifiuti abbandonati a Brenta, il sindaco: "Un danno all'ambiente e un'offesa verso i cittadini corretti"
eric67 su Cambiano le regole per auto elettriche e ibride a Varese: dai primi di febbraio niente più agevolazioni
Felice su "Giuro che mi sento meno sicuro". A Busto Arsizio il contropresidio degli antifascisti
Papi57 su A Varese le imprese sono sotto pressione: i costi energetici superano la media lombarda
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.