L’affascinante mondo dell’ornamento africano: il reportage fotografico di Massimo Bocale in Sala Montanari a Varese

Sabato 20 aprile l’associazione Le Vie dei Venti propone un approfondimento su gioielleria e arte orafa, stili e tecniche estremamente differenti sviluppar8 nel corso dei secoli dalle diverse etnie

20 Aprile 2024

Sabato 20 aprile alle ore 21 presso la Sala Montanari a Varese, l’associazione Le Vie dei Venti propone “L’affascinante mondo dell’ornamento africano”, immagini di Massimo Bocale che raccontano l’eterna ricerca della bellezza e della protezione nel continente africano; il desiderio innato di abbellire e ornare il proprio corpo per apparire più attraenti e seducenti o, semplicemente, per indicare la propria posizione all’interno del gruppo è una necessità che da sempre caratterizza ogni tipo di società, indifferentemente dall’etnia o dalla fede religiosa professata.

La composizione etnica, estremamente complessa del continente africano, ha fatto sì che, nel corso dei secoli, le sue popolazioni sviluppassero nella gioielleria e nell’arte orafa, stili e tecniche estremamente differenti. Ciononostante, non esiste altro continente dove l’uso ornamentale del gioiello sia così universale e diffuso: basta sfogliare una rivista di viaggi o un album di fotografie per rendersi conto di come quasi tutti gli africani indossino almeno una collana o un bracciale.

La mentalità occidentale ritiene che il gioiello sia essenzialmente un oggetto destinato ad abbellire e aggraziare il corpo mentre in Africa esso riveste uno scopo decisamente più importante: attraverso gli ornamenti la persona si mette in scena e assolve una vasta serie di funzioni. Gli ornamenti trasmettono con la loro semplice presenza una grande quantità di notizie sociali e individuali. Si tratta, in pratica, di un complicato linguaggio visivo. Chi viaggia in Africa non può non rimanere meravigliato dalla strabiliante varietà di ornamenti che adornano il corpo di anziani, donne, uomini e bambini la cui esaltazione decorativa non si rivela mai né gratuita né causale.

Massimo Bocale, insieme alla moglie Piera Borghetti, ha al suo attivo molte spedizioni in Africa, Asia e Sudamerica. Tiene conferenze su temi etnografici e naturalistici e ha realizzato documentari e servizi per varie testate di viaggi e natura. Ha realizzato molte conferenze su temi geografici, etnografici e naturalistici con il WWF. Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive, realizzando reportage documentaristici; collabora con varie testate di viaggi e natura. Per Polaris ha realizzato i seguenti volumi: “Etiopia: il cuore antico dell’Africa Nera” con Piera Borghetti – “Kenya: un infinito safari tra culture ancestrali e i Big Five d’Africa” con Piera Borghetti, Gianni Maitan & Maria Luisa Tramontan – “Perù: dal deserto costiero alle Ande” con Piera Borghetti – “Sudan: Nubia e regioni del Nord” con Maurizio Levi – “Tibet: ai confini con il cielo tra natura e spiritualità” con Piero Verni.

Fotografare per Massimo significa osservare il mondo, viverlo nel profondo e in questo modo comprendere l’interazione che gli uomini hanno con esso. Per questo motivo tra i suoi soggetti preferiti ci sono gli ambienti naturali estremi, quelli in cui è più evidente il rapporto fra cicli naturali e le culture che in essi si sono sviluppate.

Ingresso libero

11 Aprile 2024
Redazione VareseNews
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