Le migliori pale per la corsa all’oro artificiale
Guidata da Jen-Hsun "Jensen" Huang, un visionario imprenditore e ingegnere elettrico, Nvidia sta superando ogni record nella creazione di valore azionario della storia: oggi è la terza azienda per valore a livello planetario

Immaginiamoci questo scenario: sta per essere lanciata sul mercato un’auto con 15.000 cavalli di potenza, 20 volte quella di una Formula 1. Questo veicolo ha la manovrabilità di un’auto da rally e la sicurezza di una Volvo; consuma come una Toyota e ha il prezzo più basso di una Tata Nano. Ora, consideriamo che la domanda di auto stia per esplodere, perché tutti gli 8 miliardi di persone del pianeta ne avranno bisogno. Infine, sappiamo che il costo di produzione di questo mezzo, consente all’azienda di ottenere un profitto netto superiore al 50% del prezzo di vendita. Quanto varrebbe la società che produce questa auto, che non ha concorrenti? Esatto, più o meno un valore tendente all’infinito.
Questo scenario, sebbene altamente metaforico, riflette la rivoluzione tecnologica attuale, dominata da Nvidia, l’azienda nata come specialista per dare una visione più realistica ai giochi online con le sue schede grafiche. Guidata da Jen-Hsun “Jensen” Huang, un visionario imprenditore e ingegnere elettrico, Nvidia sta superando ogni record nella creazione di valore azionario della storia. È già la terza azienda per valore a livello planetario, dopo Microsoft e Apple, e, come Yannick Sinner, se continua così, è destinata a diventare la prima entro la fine dell’anno.
Huang, è il nuovo Steve Jobs della Silicon Valley. Nato a Tainan, Taiwan, nel 1963, si è trasferito con la famiglia in Thailandia a cinque anni. A nove, lui e suo fratello sono stati spediti negli Stati Uniti a vivere con uno zio a Tacoma, nello stato di Washington. Si è diplomato a sedici anni, saltando due anni, laureato in ingegneria elettrica all’Università dello Stato dell’Oregon nel 1984, e poi ha conseguito un master a Stanford. Ha fatto esperienza alla Advanced Micro Devices (AMD), il cui CEO oggi è una sua cugina. Nel 1993, mentre lavorava come cameriere in un ristorante, a 30 anni ha fondato Nvidia (significa “Invidia della prossima generazione”) con due amici, Chris Malachowsky e Curtis Priem, due genialoidi con passati significativi alla Sun e IBM.
Due settimane fa, durante quella che è stata definita la “Woodstock dell’intelligenza artificiale”, Nvidia ha lanciato il suo nuovo sistema Blackwell, progettato per alimentare l’era di calcolo accelerato e intelligenza artificiale generativa. Con sei tecnologie rivoluzionarie, il sistema Blackwell promette di guidare la trasformazione digitale in settori come la medicina, l’ingegneria, la progettazione e molto altro ancora. Infatti, Amazon, Google, Microsoft, e molti altri le fanno la corte per avere partnership preferenziali, perché la domanda dei suoi sistemi è molto più alta della capacità produttiva attuale e lo rimarrà per molto tempo.
Essere l’unica azienda al mondo che vende pale, mentre tutti si stanno attrezzando per la corsa all’oro artificiale, è una posizione molto… invidiabile.
“L’uomo è un animale con primari istinti di sopravvivenza. Di conseguenza, la sua inventiva si è sviluppata prima e la sua anima dopo. Così il progresso della scienza è molto più avanti del comportamento etico dell’uomo”, Sir Charlie Chaplin.
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