Libri adatti a tutti con il sistema di simboli “Libero, aperto e consapevole” del Policlinico di Milano
L'idea sviluppata su indicazione della Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza per rendere pienamente accessibili tutti i testi ai bambini
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I libri sono la più grande tecnologia di sempre, perché sono capaci di trasmettere il sapere e le emozioni in modo facile, versatile e immediato. Per alcune persone, però, affrontare un libro o un testo potrebbe essere una sfida troppo grande: bambini piccoli, persone di altri Paesi o con disturbi del neurosviluppo. P
Per superare questi ostacoli, gli specialisti del Policlinico di Milano da tempo hanno sviluppato un modello di traduzione fedele dei testi in simboli, capace di rendere i libri accessibili davvero a chiunque, e ora stanno sviluppando un nuovo sistema simbolico originale per farlo. La prima sperimentazione del nuovo sistema simbolico LAC (“Libero, Aperto e Consapevole”) è partita il 16 aprile al Museo Archivio Reale Mutua di Torino, dove i visitatori potranno leggere le didascalie delle opere sia in normale testo sia “tradotte” con i simboli di LAC.
«La lettura, così come ascoltare qualcuno che legga ad alta voce – spiega Antonella Costantino, direttrice della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza al Policlinico di Milano – sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo del bambino. Purtroppo alcune disabilità possono impedire ai bambini di beneficiarne, perché per loro i testi ‘tradizionali’ potrebbero non essere pienamente accessibili. L’idea della trasformazione in simboli nasce da qui: abbiamo creato un sistema per tradurre i testi in modo standard, aperto e accessibile, così da consentire alle persone con difficoltà di poter leggere un libro o un testo, o comprenderne la lettura ad alta voce. È un modo non solo per restituire alle persone con disabilità un’autonomia e la possibilità di interagire direttamente con la conoscenza, ma anche per rendere più accessibile il piacere della lettura a tutti i bambini».
Dietro la realizzazione del nuovo sistema simbolico LAC c’è un grande lavoro collettivo: neuropsichiatri, psicologi, logopedisti ed educatori del Policlinico di Milano, ma anche operatori del Centro Studi Inbook e della rete Biblioteche Inbook, insegnanti, bambini e famiglie, con il supporto di linguisti e grafici e di un apposito Comitato Scientifico.
LAC è il primo linguaggio simbolico pensato appositamente per la lingua italiana e per le sue specifiche caratteristiche, attento alla coerenza grafica e con regole intuitive. I simboli sono sempre composti da un elemento grafico e da uno alfabetico, per agevolare la comprensione, e accompagnati da qualificatori che aiutano a chiarire i significati complessi.
«Lo scopo ultimo è quello di impiegare questo sistema non solo per i libri e i testi, ma in tutti i contesti della vita – conclude Antonella Costantino – dai parchi, alle biblioteche, ai musei, alla segnaletica dei luoghi pubblici. Facendo diventare un’esigenza concreta in un vero e proprio moltiplicatore di salute, per tutta la popolazione infantile e non solo».
Il sistema simbolico LAC, attualmente in versione Beta per la prova sul campo, sarà poi reso disponibile con licenza Creative Commons, che ne permetta l’uso libero e gratuito per tutte le applicazioni non commerciali. Un modo di comunicare inclusivo con 7.000 simboli che verranno rilasciati entro pochi mesi a cui seguiranno 20mila simboli e software dedicati. Il primo esperimento simbolico per la lingua italiana con un ampio vocabolario che permmete la composizione di frasi. Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto di Runforemma e RealeFoundation.
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