Pedinamenti, offese morbose e soprusi, a Busto Arsizio un uomo violento dovrà restare a 500 metri dalla ex
I due, reduci da una relazione quasi decennale dalla quale sono nati tre bambini, si erano di fatto separati l’anno scorso, al culmine dell’ennesima, violenta lite che aveva richiesto l’intervento delle pattuglie
![Polizia notte](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2024/03/polizia-notte-1609311.610x431.jpg)
Gli agenti della polizia di stato di Busto Arsizio hanno notificato ad un trentenne, cittadino originario di uno stato centramericano, l’ordinanza con la quale il giudice delle indagini preliminari ha disposto il divieto di avvicinamento alla ex compagna, vittima da due anni dei suoi atti persecutori.
I due, reduci da una relazione quasi decennale dalla quale sono nati tre bambini, si erano di fatto separati l’anno scorso, al culmine dell’ennesima, violenta lite che aveva richiesto l’intervento delle pattuglie.
Era emerso, dagli accertamenti e dalle indagini svolte dal Commissariato con la Procura della Repubblica, un quadro di minacce e molestie con le quali l’uomo, non rassegnandosi alla fine della relazione, bersagliava la ex rendendole la vita impossibile per il timore di ripercussioni sulla propria incolumità e per l’ansia che la attanagliava costantemente.
Pedinamenti, telecamere nascoste e rapporti sessuali estorti
Persecuzione che si concretizzava in continui passaggi sotto la casa e il luogo di lavoro della donna, pedinamenti, chiamate e messaggi a qualsiasi ora del giorno e della notte con minacce, offese e soprattutto accuse di intrattenere relazioni con qualsiasi uomo avesse a che fare non esclusi i congiunti, monitoraggio con telecamere nascoste nell’abitazione, spintoni, rapporti sessuali estorti con la forza e intimidazioni a chiunque frequentasse la donna a qualunque titolo.
Obbligo di tenere 500 metri di distanza
Da qui l’emissione del provvedimento che impone all’uomo, già destinatario di un ammonimento emesso dal Questore, di rimanere ad almeno 500 metri di distanza dalla vittima con l’avvertimento che, in caso di violazione, potrà essergli applicata una misura cautelare più afflittiva.
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