Prime condanne per gli spacciatori dei boschi di Vergiate. I capi scelgono il processo
Tre hanno patteggiato e quattro hanno scelto il rito abbreviato, ottenendo sconti di pena di un terzo. Il gruppo era stato sradicato dai boschi tra Vergiate e Sesto Calende nel maggio 2023

Prime condanne per gli spacciatori nei boschi di Vergiate arrestati a maggio dello scorso anno. Per prenderli servirono 50 carabinieri e uno di loro brandiva un potente fucile a pompa prima di essere immobilizzato. Furono arrestati in 10 mentre altri cinque vennero sorpresi fuori provincia in operazioni parallele, sempre coordinate dal sostituto procuratore Ciro Caramore di Busto Arsizio.
Davanti al giudice per l’udienza preliminare tre di loro hanno patteggiato pene di 8 mesi che si vanno, però, ad aggiungere a precedenti condanne; altri quattro sono stati giudicati con rito abbreviato e sono stati condannati a pene dai 2 ai 3 anni e 8 mesi.
Un gruppo di cinque, considerati i capi della banda, hanno scelto, invece di giocarsi la carta del dibattimento e sono stati tutti rinviati a giudizio.
L’indagine dei carabinieri di Vergiate, coordinati dalla Procura di Busto Arsizio, sono poi proseguite e culminate nelle scorse settimane quando è stato arrestato un altro gruppo di spacciatori, rivale di quello finito alla sbarra oggi, sempre nelle stesse zone.
Secondo una recente ricostruzione degli investigatori sono almeno 16 le piazze di spaccio nei boschi censite nell’area di competenza del Tribunale di Busto Arsizio, un lavoro che impegna costantemente le forze dell’ordine e i magistrati che provano coi mezzi a disposizione a fermare il continuo flusso di droga e soldi che entra ed esce dai boschi del Basso Varesotto e dell’Alto Milanese dando linfa ad organizzazioni sempre più radicate, violente e spietate.
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