Primo Maggio a Varese: manifestazione di Cgil, Cisl e Uil per un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale
Il corteo partirà alle 9 da Piazza Repubblica e arriverà in piazza Monte Grappa. Interviene Andrea Cuccello segretario nazionale della Cisl
«Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale». È questo lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per la manifestazione del Primo Maggio. A Varese il corteo partirà da piazza Repubblica dove è previsto l’assembramento dalle ore 9, e continuerà per le vie del centro per arrivare in piazza Monte Grappa dove ci saranno gli interventi dei sindacalisti, tra cui Andrea Cuccello, segretario nazionale della Cisl che chiuderà la giornata.
«Questo paese deve ripartire dal lavoro, dalla buona occupazione e dalla sicurezza sul lavoro, dalla contrattazione nazionale e da quella aziendale – dice Daniele Magon della Cisl dei Laghi – Bisogna ripartire da tutto ciò che permette ai lavoratori di avere dei benefici dall’interno della fabbrica e al di fuori della fabbrica con retribuzioni e servizi adeguati. Il Primo Maggio è importante come manifestazione di piazza per far vedere quanto è importante il lavoro e il sindacato nella sua attività quotidiana per garantire i diritti dei lavoratori».
UN PRIMO MAGGIO DI PACE
Con un conflitto nel cuore del Vecchio Continente e uno in Medio Oriente, costruire un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale per Cgil, Cisl e Uil è un imperativo categorico. «Il titolo che abbiamo dato unitariamente a questa manifestazione chiama in causa l’Europa – sottolinea Stefania Filetti segretario provinciale della Cgil – che ci chiama a partecipare democraticamente sulla scelta del governo e del parlamento europeo. Noi vogliamo un’Europa che oltre al lavoro si occupi di pace e giustizia sociale. Di questi conflitti non vediamo né la fine e neanche una possibile soluzione. All’Europa chiediamo una capacità di mediazione all’interno di un ragionamento che tenga in piedi l’economia, lo sviluppo degli stati e la possibilità per le persone di vivere e avere un futuro. Soluzioni che in questo momento i governi non vogliono trovare per diverse ragioni».
SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Nei primi quattro mesi dell’anno in Italia ci sono state almeno quattro stragi sul lavoro. L’Italia è tra i paesi europei ai primi posti per le morti sul lavoro che nel 2023 sono stati 1041, quasi tre al giorno. E nei primi due mesi del 2024 sono quasi il 20 % in più rispetto all’anno prima. «Come sindacato – spiega Antonio Massafra, segretario provinciale della Uil – stiamo facendo molta pressione per creare un sistema di leggi accanto a una cultura della prevenzione. Molte delle morti sul lavoro avvengono perché spesso le leggi non aiutano a combattere il fenomeno, come per esempio quella che mette in discussione il capitolo degli appalti e dei subappalti. È inaccettabile che nel mondo del lavoro ci siano ancora così tanti morti, con tutte le tecnologie esistenti. Se si dà la possibilità di fare dei ribassi, è ovvio che tutto ciò che si risparmia non lo risparmia l’azienda, ma va a intaccare una serie di diritti fondamentali del lavoratore»
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