Provare la gioia della scoperta con la mostra “Eureka! Funziona!”

Villa Recalcati espone i giocattoli ideati, progettati e realizzati dagli alunni delle classi quarte e quinte delle scuole elementari. Una sfida lanciata da Confindustria Varese e Federmeccanica

Confindustria varese varie

Si racconta che il filosofo Archimede pronunciò “Eureka!”, che in greco significa “ho trovato”, quando, osservando l’acqua che traboccava da una vasca, scoprì la legge fisica che porta il suo nome “Il principio di Archimede”, appunto, secondo cui la spinta verso l’alto che riceve un corpo immerso in un fluido è pari la volume del liquido spostato. Una frase diventata così celebre nel tempo da essere citata anche nel fumetto di Topolino grazie allo scienziato Pico de Paperis.
È un’espressione che esprime tutta la gioia dello scoprire, una sensazione bella e positiva che i bambini manifestano con molta naturalezza ed entusiasmo.
Se volete provare un pizzico di quella gioia, dovete andare a Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese, a visitare la mostra “Eureka! funziona!” dove sono esposti 37 lavori realizzati dagli alunni e dalle alunne delle classi quarte e quinte di diciassette scuole elementari del territorio.

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LA SFIDA DELLA CREATIVITÀ

Si tratta di un progetto che coinvolge 760 studenti, giunto alla sesta edizione e promosso da Confindustria Varese e Federmeccanica.
La sfida consiste nell’ideare, progettare e realizzare un giocattolo tecnologico, alimentato con delle semplici batterie stilo, partendo da un kit fornito da Federmeccanica contenente pochissimi oggetti.
Il risultato è stato straordinario: un’esplosione di creatività che, seppur in embrione, è lo specchio di quel “saper fare” italiano tanto apprezzato all’estero. E anche la dimostrazione del ruolo fondamentale giocato da un sistema scolastico non sempre considerato nel suo reale valore. 
«I ragazzi che hanno partecipato al concorso – dice Gianluigi Casati, presidente del gruppo merceologico delle imprese siderurgiche, metallurgiche e fonderie” di Confindustria Varese – hanno dimostrato di essere creativi, e una persona creativa non si spaventa di fronte alle sfide, e di di saper lavorare in gruppo».

LO SPIRITO DEL LUOGO

Sembrano esserci buone prospettive per la manifattura 5.0 di questa provincia, perlomeno dal punto di vista del capitale umano. Con i loro progetti, gli studenti hanno infatti saputo interpretare il genius loci, cioè lo spirito del luogo, che contraddistingue un distretto industriale che ha due secoli di vita. «Questi bambini hanno saputo stupirci, ancora una volta, con progetti non solo estremamente creativi e ben realizzati, ma anche originali – ha detto Carlo del Grande presidente del gruppo merceologico delle imprese “Meccaniche” – Sono stati in grado di affrontare il compito che è stato loro assegnato, sfruttando tutti gli strumenti che avevano a disposizione e mostrando di possedere tutte le competenze giuste su cui lavorare per affrontare un domani le sfide della manifattura 5.0”».

IL RUOLO DELL’ISTITUZIONE

In un ecosistema dell’innovazione il pubblico ha un ruolo fondamentale. In questo caso la Provincia di Varese da un parte e l’Ufficio scolastico provinciale dall’altra hanno fatto la loro parte. «Orientare i giovani verso il loro futuro lavorativo è nostro compito: la provincia varesina ha un tasso di disoccupazione basso, eppure le imprese fanno fatica a trovare i tecnici di cui hanno bisogno – ha detto Marco Magrini, presidente della provincia di Varese- . Se non riusciremo ad indirizzare gli studenti, fin da piccoli, perderemo delle capacità che potrebbero rivelarsi utili e fondamentali per la nostra industria. Dobbiamo lavorare insieme, enti pubblici, privati e aziende, per fare sinergia e dare segnali forti».

LE STEM

Gli studenti italiani sono molto apprezzati all’estero per la creatività e la capacità di lavorare in gruppo. Sulla mancanza di figure specializzate nelle cosiddette stem (science, technology, engineering and mathematics), cioè le cosiddette discipline scientifiche, si stanno facendo passi avanti. «Grazie ad “Eureka! Funziona!”, i nostri giovani esploratori Stem stanno imparando che la creatività e l’azione sono le chiavi per l’apprendimento significativo – sottolinea Debora Lonardi, referente provinciale per le Stem e per l’innovazione digitale dell’Ufficio scolastico territoriale -. Con le loro mani e le loro menti, trasformano idee in realtà, dimostrando che il fare è la via migliore per comprendere ed innovare. In qualità di referente Stem provinciale, rivolgo un grazie particolare ai docenti che coltivano nei nostri studenti il pensiero critico auspicando che ‘Eureka! Funziona!’ possa ispirare in tutti loro buone pratiche quotidiane d’aula».

LA GIURIA

Per la giuria, composta da Carlo Del Grande, Gianluigi Casati, Debora Lonardi e Cristina Zambon della Provincia di Varese, scegliere i due giocattoli vincitori tra flipper ispirati ai faraoni dell’antico Egitto, tabelauto (sistema per imparare le tabelline), luna park della storia, Jumanjj Bowling, mangioni, impianti di risalita per le olimpiadi Milano-Cortina e pesca miracolosa, solo per citarne alcuni, sarà una sfida difficile.
La mostra sarà aperta al pubblico il 23, 24, 29 e 30 aprile dalle ore 9 alle ore 17, negli spazi di Villa Recalcati. I visitatori potranno votare il loro giocattolo preferito attraverso un apposito Qr Code che assegnerà un premio speciale. I nomi dei 3 giocattoli vincitori e delle classi che li hanno realizzati, verranno rivelati nel corso dell’Education Day, un grande evento, organizzato da Confindustria Varese, che premierà il merito e l’impegno di alunni e alunne, delle scuole varesine, di ogni ordine e grado, dalle elementari, passando per le medie, fino ad arrivare alle superiori, che si terrà il prossimo 14 maggio a Ville Ponti.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 23 Aprile 2024
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