A Cassano Magnago i bambini si prendono cura del parco (e delle api)

I piccoli della scuola dell'infanzia L'Aquilone curano un angolo del nuovo Parco di Città, dove crescono le piante aromatiche utili agli insetti. Un progetto di educazione e concreto, per bambini e famiglie di una scuola davvero "green school"

A Cassano Magnago c’è un nuovo parco – il “Parco di città” aperto nel 2023 – e i bambini e le bambine della scuola dell’infanzia L’Aquilone si prendono cura di un angolo, quello dedicato alle erbe aromatiche.

Un bel progetto, in una scuola già riconosciuta come “Green School” da quattro anni, da due anni nella “classe A”.

«All’interno del pilastro biodiversità abbiamo chiesto all’amministrazione comunale se potevamo avere uno spazio da coltivare al Parco di Città e con l’assessore Zaupa abbiamo identifcato una zona per le piante aromatiche» spiega Luisella Riva, coordinatrice dell’aquilone. «Abbiamo iniziato a curare questo spazio, ripulire le piante aromatiche presenti dalle erbacce, piantarne di nuove. E cerchiamo di tenere pulito lo spazio». In tutto sono 40 le piante di una decina di varietà. L'aquilone Cassano Magnago

Il progetto ha ovviamente un valore educativo, per i bambini, che imparano l’importanza della cura, iniziano a conoscere le piante e il ruolo importante delle api e degli altri insetti impollinatori.

C’è anche un livello di riflessione che va anche oltre: «Abbiamo previsto anche lezioni per imparare e sperimentare il modo per decidere e fare le cose insieme democraticamente» dice Gioia Cagnoni, referente del progetto Green School. «Abbiamo progettato insieme il logo, scelto il nome “Squadra natura”».

L'aquilone Cassano Magnago

Ma è anche un intervento pratica: «Loro sanno che dovranno prendersi cura di questo angolo, che dà beneficio della comunità» dice l’assessore Massimo Zaupa, mentre sistema con loro le piantine. «Potranno coinvolgere anche i nonni, bagnare le piante quando farà caldo».

L’idea del progetto è dunque di andare oltre anche al momento della scuola e allargare la partecipazione.
E dal punto di vista dell’amministrazione si vuole estendere questa “cura partecipata” del nuovo parco: «Daremo una parte del parco anche ai preadolescenti dell’oratorio».

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Pubblicato il 09 Maggio 2024
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