A nuoto tra Porlezza e Porto Ceresio scortato da due “Lucie”: Giorgio Riva prepara una nuova impresa
Sabato 29 giugno l'atleta varesino, non nuovo a queste traversate, solcherà le acque del Ceresio con uno scopo benefico: sostenere "L'arcobaleno di Nichi" e la "Fondazione Giacomo Ascoli"
Ventisette chilometri (teorici) da percorrere solcando l’acqua del lago, senza l’ausilio delle pinne ma solo con una muta Aquaman e un paio di occhialini. Un’impresa impossibile per quasi tutti, non per Giorgio Riva, il 38enne varesino che ha già portato a termine una serie di traversate in acque libere, lunghe e complicate ma anche cariche di soddisfazione una volta che si tocca terra.
Ogni anno Riva si allena per portare a termine una di queste maxi-nuotate, legandola a iniziative sociali o benefiche. Nel 2023, per esempio, aveva coperto il tratto tra Capraia ed Elba lanciando un messaggio a sostegno dell’ecosistema marino. «Quest’anno torno “a casa” – spiega a VareseNews – perché il 29 giugno partirò da Porlezza per raggiungere Porto Ceresio. E lo farò quando a Porto ci sarà la festa “Swim & Rock” che serve per raccogliere fondi a favore dell’associazione “L’arcobaleno di Nichi” e per le iniziative della Fondazione Giacomo Ascoli. Attraverso la mia nuotata, invito a fare del bene sul nostro territorio».
Per prepararsi al meglio, Riva – che è sostenuto da Aquaman, azienda che produce mute – si sta allenando nella vasca dell’Acinque Ice Arena, la piscina del palaghiaccio di Varese. «Percorro tra i 40 e 50 chilometri alla settimana – spiega il nuotatore 38enne – scendendo in acqua al mattino e poi affiancando gli atleti della squadra Master Acque Libere dell’Acinque al giovedì sera. Poi, se finalmente il meteo lo permetterà, dovrei allenarmi anche sul Ceresio: lavoro al Lido di Melide e da lì posso lavorare in vista della traversata».
Durante le tante ore di bracciate, il 29 giugno, Giorgio non sarà solo ma avrà una “scorta” d’eccezione: quella di due Lucìe, le imbarcazioni a remi tipiche dei laghi lombardi. «A Bellano, in provincia di Lecco, ha sede l’Asd “I Laghée” che ha come scopo il recupero, il restauro e l’utilizzo di queste barche, che poi vengono usate anche durante le rievocazioni storiche. Giovanni Nogara, il presidente dell’associazione, è un mio grande amico e mi ha già scortato nel 2019 quando feci il giro del Lario in una settimana e nel 2020 in occasione della traversata Lecco-Colico. Ora mi assisterà nella Porlezza-Porto Ceresio: oltre alla sua Lucia ce ne sarà un’altra e a bordo saliranno anche la mia fidanzata Manuela Chizzini e mio papà Armando».
Porlezza, situata all’estremità orientale del Ceresio, sarà sede di partenza della traversata: Riva poi nuoterà tenendosi vicino alla costa di destra, attraversando il confine italo-svizzero e costeggiando il “Sentiero dell’Olivo” che si trova prima di Lugano. Attraversato il golfo antistante alla città ticinese, Giorgio si dirigerà sino al ponte di Melide (ha il permesso per superarlo) e quindi verso la punta di Morcote. A quel punto dovrà attraversare il lago e dirigersi a Sud, tornando in Italia per raggiungere Porto Ceresio. Dove arriverà nel mezzo della festa “Swim & Rock” che sarà arricchita dalla presenza di altre due lucìe con le quali sarà possibile fare giri panoramici sulle acque del Ceresio, anche in questo caso con un ricavato devoluto all’Arcobaleno di Nichi.
Capraia-Elba a nuoto, l’impresa di Giorgio Riva sulla “Rotta dei Cetacei”
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