“Aiutatemi a riportare a Somma Lombardo mia figlia Cora, non la vedo da due anni“

L’appello del padre della bambina sparita assieme alla madre nel marzo 2022. “Sono in Costa Rica e hanno ottenuto lo status di rifugiati“

Generico 13 May 2024

Le carte dicono che non ha mai torto un capello a moglie e figlia. Eppure Annalisa Lucifero, madre di Cora, 11 anni, cittadina italiana sembra aver giocato il tutto per tutto e ad un passo dal via libera delle autorità del Costa Rica per il rimpatrio della figlia illegittimamente sottratta a padre e fratelli, ha ottenuto lo status di rifugiata per sé e per la figlia dallo stesso stato centroamericano adducendo un pericolo per l’incolumità della bambina.

E così Stefano, 42 anni, di Somma Lombardo padre di Cora (e di due suoi fratelli, entrambi minori) lancia un appello alle autorità italiane: «Fate il possibile per riportare mia figlia in Italia, abbiamo il diritto di rivederla». Stefano oltre ai precedenti appelli sulla stampa locale ha scelto i megafoni di quella nazionale con un articolo sul Corriere della Sera dove spiega la situazione: «Attraverso il mio avvocato Cristina Pescatore già a maggio 2022 è stato richiesto il rimpatrio della bambina in forza della Convenzione dell’Aja. E le autorità del Costa Rica ci hanno dato ragione: la mia ex moglie dopo essere partita mi aveva accusato di maltrattamenti, ma i giudici hanno valutato quelle accuse destituite di ogni fondamento e ordinato il rimpatrio. Annalisa ha impugnato la sentenza, ma nell’attesa del giudizio d’appello ha richiesto e ottenuto lo status di rifugiata per sé e per la figlia, invocando rischi per la loro incolumità».

La situazione è ora ben riassunta dallo stesso legale della famiglia: «Abbiamo sollecitato l’Autorità Centrale presso il Ministero di Giustizia italinao, il Consolato Italiano in Costa Rica ed al Ministero degli Affari Esteri affinché vengano intraprese tutte le necessarie possibili  iniziative al fine di garantire la tutela degli interessi della minore Cora , dei suoi due fratelli e del padre all’affetto dei quali è stata strappata rispettivamente una sorella e una figlia nonché della reputazione internazionale dello Stato italiano (Stato di diritto)», spiega l’avvocato Pescatore.

«Non è possibile consentire che un genitore possa eludere le disposizioni delle Convenzione ottenendo lo status di rifugiato sostenendo semplicemente maltrattamenti in famiglia; ad oggi l’Autorità Centrale riferisce di non poter fare altro che rispettare la decisione dell’Autorità giudiziaria del Costa Rica che ha revocato l’ordine di restituzione della minore, mentre il Consolato Italiano in Costa Rica riferisce di aver chiesto un incontro con il coordinatore dell’Unità per il rifugio della Direction Generale de Migration y Extranjeria e con il Direttore del Pani (autorità centrale Ministero di giustizia in Costa Rica) per parlare del caso Cora nonché di aver deciso di chiedere aiuto ad uno studio legale»

Nel frattempo sono ben due anni che il padre e gli altri due fratelli non vedono Cora. «il mio assistito», conclude l’avvocato, «a seguito di perizia ad hoc disposta nel corso dell’ultimo giudizio, è stato ritenuto il migliore collocamento per tutti e tre i figli ed il Tribunale di Busto Arsizio con sentenza del 25/02/22 ha affidato in via esclusiva al padre tutti e tre i minori , non vi sono dubbi di sorta che  le accuse mosse dalla signora Lucifero dinanzi all’Autorità giudiziaria del Costa Rica ed in sede di richiesta di status di rifugiata per sé e per la minore hanno come unico obbiettivo quello di impedire il rimpatrio di Cora nel tentativo di legittimare la commessa sottrazione di fronte all’Autorità e facendola apparire come un gesto estremo dettato dalla necessità di salvare se stessa e la figlia dei gravi rischi e pregiudizi provocati dalla condotta dell’altro genitore».

Gianluca nel frattempo è riuscito a contattare l’ex moglie e la figlia. Si sentono di tanto in tanto col telefono, fuso orario permettendo. «Le autorità stanno cercando di aiutarmi ma al momento risposte ufficiali non ne sono ancora arrivate soprattutto sullo status di rifugiato, procedura coperta da privacy. Non deve diventare una moda andare in Costa Rica e inventarsi le cose. Penso che Cora soffra per questo, è affezionata ai fratelli. Deve tornare»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Maggio 2024
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