Alessandro Zan: “La Provincia sbaglia negando il patrocinio al Varese Pride. E’ grave”
Il candidato alle elezioni europee del Pd, noto per aver promosso e ottenuto il primo registro delle coppie di fatto e per il disegno di legge contro l'omofobia che porta il suo nome, era oggi a Varese per un incontro organizzato dai Giovani democratici
«La Provincia di Varese è un ente che deve rappresentare tutti i cittadini e negando il patrocinio al Varese Pride nega, di fatto, diritti ad una parte dei suoi cittadini e questo è un fatto molto grave». Lo ha detto oggi pomeriggio il deputato del Pd Alessandro Zan, ospite di un incontro organizzato dai Giovani democratici nel salone della Cgil di Varese.
Ad introdurre l’incontro sul tema dei diritti in Europa l’assessore ai Servizi educativi e alla pari opportunità del Comune di Varese Rossella Dimaggio, che ha accolto Zan insieme a Italo Carloni, presidente di Agedo, l’associazione dei genitori di omosessuali, e Giovanni Boschini presidente di Arcigay Varese.
Alessandro Zan, deputato per il Pd alle elezioni europee nelle circoscrizioni Nord-Est e Nord-Ovest, ha spiegato come l’attenzione sui diritti della comunità Lgbt sia al centro del suo programma per l’Europa: «Non solo perché abbiamo Elly Schlein, una segretaria eletta dal basso, femminista, esponente della comunità Lgbt, ma perché le battaglia sui diritti son il cuore del Partito democratico, in Italia come in Europa. Negare il patrocinio ad una manifestazione come il Varese Pride è un fatto grave, ma ce lo aspettiamo da una politica che come, stanno facendo le destre in Italia e in Europa, sembra avere l’ossessione di negare diritti, da quelli alla propria identità sessuale all’aborto, fino al diritto alla sanità e alla scuola pubblica. Un’ossessione che è strumentale: togliere diritti vuol dire rendere una società più debole, vuol dire costringere le persone in un angolo, togliere loro le risorse per lottare per la propria felicità. Quando togli i diritti viene meno anche la partecipazione e lo sappiamo. la partecipazione è la base della democrazia».
Ed è proprio sulla partecipazione che Zan ha chiuso il suo intervento: «In queste elezioni europee la grande sfida è portare le persone a votare, non attraverso la paura come sta facendo la destra, ma attraverso il sogno che i grandi costituenti avevano dell’Europa: un’Europa che non discrimina, che garantisce diritti, li fa crescere e li difende. Un’Europa dove si possa coltivare il sogno di essere liberi e felici».
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