All’istituto Stein di Gavirate Amnesty International ha raccontato storie di migranti minori non accompagnati
L'incontro che rientra nel progetto “I diritti umani in primo piano: Incontriamo Amnesty International” curato dalla professoressa Ileana Maccari ha visto protagonisti anche due ospiti della comunità Mappamondo di Cassano Valcuvia
Nell’ambito più generale di tutti i progetti di Educazione Civica che l’Istituto Stein attua, martedì scorso 14 maggio, si è tenuto un incontro con i volontari del Gruppo 296 Amnesty International di Varese, dedicato alla condizione dei migranti, dal punto di vista dei diritti umani, con un approfondimento sulla situazione dei minori stranieri non accompagnati.
Per Amnesty International erano presenti Mario Bianchi, Marinella Bistoni, Maria Teresa Castegnaro, Paolo Fossati e Valentina Grassi, attivisti del gruppo, alcuni dei quali con più di trent’anni di volontariato, che, oltre alla tematica oggetto dell’incontro, hanno presentato agli studenti le principali azioni portate avanti da Amnesty, rispetto al fenomeno delle migrazioni.
All’incontro hanno preso parte anche due rappresentanti della Cooperativa San Martino, che gestisce servizi di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, nello specifico tre comunità residenziali sperimentali, di cui la più grande Il Mappamondo è sita a Cassano Valcuvia ed è sede operativa della Cooperativa stessa. Le referenti, Elena Pastorino ed Edoarda Milani, sono intervenute insieme a due ragazzi della comunità, originari della Costa D’Avorio, di diciassette anni, Ibrahim Kadr Diomande e Moule’Yoro Guisse’.
Una quindicina le classi dello Stein coinvolte, alcune in presenza e altre in videoconferenza, rappresentative dei diversi indirizzi di studio dell’istituto.
Durante l’incontro, gli attivisti di Amnesty hanno trattato il tema dei rifugiati, dei minori stranieri non accompagnati, chiarendo anche che cosa si intenda con questi termini e hanno illustrato in che modo l’organizzazione porti il suo contributo nei confronti di queste categorie e quali siano le richieste rivolte alle istituzioni, a favore di queste persone.
Durante la conferenza sono stati presentati agli studenti anche una serie di dati, riguardanti ad esempio il numero di minori stranieri non accompagnati arrivati negli ultimi anni in Italia e di quelli presenti oggi, la composizione per genere degli stessi, i principali paesi di provenienza, le diverse ragioni che hanno portato i ragazzi a lasciare il loro paese.
Gli studenti hanno poi potuto ascoltare la storia di alcuni minori stranieri non accompagnati, attraverso la lettura di brani, tratti dal testo di Cecilia Ferrara e Angelo Gennaro, dal titolo “Perdersi in Europa senza famiglia”, edito da Altreconomia.
Gli interventi, a cura delle referenti della comunità Mappamondo, hanno permesso di comprendere le tipologie di permesso di soggiorno di cui possono godere i minori stranieri non accompagnati, le rotte di viaggio ed i mezzi che li portano nel nostro paese e il ruolo dei tutori legali nel sostegno a questi bambini/ragazzi.
Attraverso la presenza dei due ragazzi della comunità, si sono potuti affrontare anche la tematica della progettazione del loro futuro e degli obiettivi a medio e a breve termine che gli stessi hanno necessità di conseguire, prima del raggiungimento della maggiore età e che si possono riassumere nell’avere una casa, dal momento che non potranno dai diciotto anni in su, rimanere nella comunità e un lavoro, che garantisca loro il permesso di restare in Italia. Ibrahim e Moulè hanno raccontato anche aspetti della loro attuale vita quotidiana e la loro passione per il calcio, passione che ha immediatamente creato un momento di vicinanza tra loro e molti studenti presenti in sala.
Gli alunni dell’istituto hanno ascoltato con interesse, in modo particolare quanto condiviso dai due ragazzi della comunità intervenuti, e hanno rivolto anche alcune domande interessanti ai relatori e ai ragazzi stessi.
L’incontro ha permesso agli studenti di riflettere sulla propria condizione di cittadini, sulle opportunità di cui godono e sui diritti di cui sono portatori, diritti che non sono in altre situazioni pienamente riconosciuti e rispettati.
L’iniziativa è parte del progetto “I diritti umani in primo piano: Incontriamo Amnesty International”, inserito nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’istituto Stein e curato dalla professoressa Ileana Maccari, che ha tra i suoi obiettivi un’incisiva sensibilizzazione rispetto alla tutela dei diritti e l’invito ad un impegno fattivo in questa direzione.
Foto
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Viacolvento su Beko, il PD di Varese all'attacco: "Giorgetti e il Governo se ne fregano"
Felice su Volontario della Maratonina di Busto Arsizio picchiato da un automobilista
italo su Matteo Librizzi: "Emozionato e felice, sognavo una serata così"
fratetoc su Anche Besnate approva la tariffa puntuale per i rifiuti
elenera su Un falco pellegrino protetto è stato crivellato di pallini a Malnate
Felice su Beko: in Italia a rischio tre stabilimenti tra cui quello di Cassinetta
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.