Croce rossa in campo nella notte per l’emergenza idrica di Cocquio Trevisago
Ore di lavoro per i volontari dopo l'ordinanza comunale he avvisa della non potabilità. Allestita una tenda in piazza: distribuite migliaia di bottiglie d’acqua alla popolazione
La colonnina idrica della località “Contrada Intelo” prelevata lo scorso 20 maggio a Cocquio Trevisago ha dato un responso di “non potabilità“ dell’acqua a causa della presenza del batterio escherichia coli.
Lo ha fatto sapere Ats Insubria all’amministrazione comunale di Cocquio Trevisago e al gestore Alfa Srl. Risultato: ordinanza di non potabilità dell’acqua emessa nella giornata di lunedì. In paese la notizia è stata appresa con grande stupore e molti cittadini sono corsi ai ripari per farsi scoprte di bottiglie d’acqua nei supermercati della zona.
In serata l’amministrazione comunale ha fatto sapere che «a breve verrà posizionata presso il Parco dell’Amicizia (adiacente al Centro Commerciale) un’autobotte d’acqua potabile a disposizione dei cittadini».
Nel frattempo si è mobilitata anche protezione civile e Croce rossa italiana: il comitato locale del Medio Verbano ha messo a disposizione 2mila bottiglie di acqua ch sono state distribuite nella serata e nella notte di lunedì.
«In collaborazione con la Protezione Civile Comunale su richiesta dell’amministrazione i nostri volontari sono stati attivati per l’emergenza idrica che ha colpito la cittadinanza. Grazie alla rete sinergica dei Comitati CRI che si sono subito resi disponibili sono state consegnate alle famiglie 2000 bottiglie d’acqua potabile», ha fatto sapere il presidente della Cri “di Gavirate“ Marco Fondello. «Un ringraziamento particolare al Comitato di Varese ed al Comitato di Busto Arsizio che si è recato presso il Polo di Bresso a prendere l’acqua messa a disposizione dal Comitato Regionale Lombardia».
La distribuzione è avvenuta nei pressi di una terza gazebo allestita al Parco dell’Amicizia fra la tarda serata di lunedì e la notte di martedì.
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