“Dal belvedere ai tombini, manca la manutenzione all’antico Borgo di Penasca”: i residenti scrivono al sindaco

Nella lettera, firmata da circa 30 cittadini residenti nel borgo e indirizzata al sindaco di Varese,  viene inoltre segnalato come il belvedere sia diventato un parcheggio egli arredi urbani siano degradati o divelti

San Fermo, quattro passi alla Penasca

I cittadini dell’antico Borgo di Penasca, nel rione san Fermo di Varese, vivono in una piccola perla poco conosciuta, ma anche proprio per questo troppo spesso abbandonata. Così sembra almeno dalla lettera che hanno rivolto al sindaco di Varese Davide Galimberti, dopo diverse segnalazioni ad uffici e consigli di quartieri riguardo alcuni ammaloramenti mai risistemati.

In essa, segnalano innanzitutto una incresciosa situazione al belvedere di Penasca, peraltro oggetto di riqualificazione nel 2017 nell’ambito del bando regionale “L’anno del turismo lombardo e le Capitali d’arte – Progetto Cult City”, a cui il Comune di Varese ha partecipato con l’iniziativa “I Belvedere di Varese Città giardino: alla scoperta di paesaggi inediti, arte e cultura”.

«L’utilizzo improprio del Belvedere De Bortoli, progettato e realizzato non di certo quale area di parcheggio, sta diventando sempre di più occasione per soste di soggetti non aventi diritto neppure di transito lungo la suddetta via Oslavia – scrivono nella lettera – Testimonianza di questo divieto è la cartellonistica posta all’inizio della via Oslavia indicante Area Pedonale con accesso limitato ai soli soggetti indicati. Per tale motivo erano state posizionate delle colonnine a delimitazione dell’area antistante il Santuario SS. Fermo e Rustico divelte da anni anche da parte di operatori del Comune di Varese in occasione della visita di Sua Eminenza Cardinalizia. Confidiamo, nell’interesse di tutti, che le colonnine e le originarie panchine in pietra vengano nuovamente posizionate come dalla stessa Amministrazione Comunale a suo tempo inserite in un progetto di riqualificazione del Borgo antico».

Nella lettera, firmata da circa 30 cittadini residenti nel borgo e indirizzata al sindaco di Varese,  viene inoltre segnalato: «lo stato di mancata manutenzione da parte del Comune da Lei amministrato della via Oslavia particolarmente al sedime stradale ed alle caditoie/chiusini su di esso realizzate».

La lettera segnala «Distacchi di porfido, rotture di lastre in pietra e cedimenti strutturali nonostante alcuni di noi abbiano più volte segnalato da diverso tempo il tutto agli uffici comunali competenti oltre che al Comitato di Quartiere. Per i primi senza alcuna risposta almeno quale atto di cortesia; per i secondi “solo” per aver adempiuto alle loro competenze nell’inoltrare le segnalazioni». Sottolineando che: «Se dalle prime avvisaglie quanto evidenziato poteva essere risolutivo con un minimo impegno economico il continuo degrado ha portato e porterà sempre di più ad un aggravarsi della situazione con evidenti rialzi di spesa e perché no anche di pericolo».

Per questo i cittadini concludono: «Ci rivolgiamo a Lei auspicando e confidando in un interesse diretto affinché vengano posti in essere tutti quegli interventi manutentivi necessari a ripristinare sia gli arredi urbani (colonnine e panchine in pietra) che di rifacimento pavimentazione in porfido con sostituzione delle lastre in pietra rotte e livellamento delle caditoie stradali/chiusini».

 

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Pubblicato il 03 Maggio 2024
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