Elezioni ad Uboldo, l’intervista a Claudio Pirotta

Intervista al candidato sindaco della lista Uboldo Civica: passioni, storia politica, programmi e sogni nel cassetto in vista del voto dell'8 e 9 giugno

Claudio Pirotta

«È arrivato il momento di metterci la faccia, non avrei resistito a guardare da fuori ad altri 5 anni di degrado del mio paese». È così che Claudio Pirotta risponde alla domanda sul perché abbia deciso di candidarsi per diventare sindaco di Uboldo per le prossime elezioni fissate l’8 e il 9 giugno.

Classe 1960, nato a Tradate e sempre vissuto ad Uboldo, Pirotta ha alle spalle un’attività da imprenditore nel settore ortofrutticolo. Sposato, padre di tre figli e nonno di una nipotina, è appassionato di ciclismo e di viaggi.

«Il mio impegno politico è iniziato nel 1985 con la DC di Uboldo. Mi sono sempre interessato al mio paese e di come veniva amministrato. Sono stato consigliere comunale di maggioranza dal 2002 al 2007 con il Centrosinistra di Uboldo, poi dal 2009 al 2014 in minoranza con la stessa lista civica».

Oggi Pirotta è candidato sindaco di Uboldo Civica, gruppo politico fondato nel 2001 e attualmente rappresentato in consiglio comunale nel gruppo di minoranza Uniti x Uboldo, nato dall’unione di Uboldo Civica e Progetto per Uboldo.

«Sarò un sindaco a tempo pieno, un sindaco più presente nella logica di un’amministrazione più accogliente» dichiara Pirotta.

LA LISTA. «Uboldo Civica è una lista di ispirazione progressista. Non è legata a nessun partito, è una lista di persone autentiche che hanno interesse al proprio paese e che non devono rispondere a segreterie di partito. Nella lista copriamo tutto l’arco di età, dai 22 ai 74 anni. Si tratta di persone che sono sempre state vicine a Uboldo Civica, che hanno lavorato a vario titolo all’interno dell’associazione. È una lista che ha tante qualità, formata da persone che conoscono le problematiche e le dinamiche di Uboldo. È una lista di cui vado orgoglioso».

COM’È CAMBIATO IL PAESE NEGLI ULTIMI ANNI. «La motivazione che mi ha portato a candidarmi è legata ad un episodio particolare di alcune persone che ho incrociato per strada e che mi hanno manifestato che non sarebbero andate a votare, in quanto non si riconoscevano in nessuna delle due liste presenti sul territorio. Il degrado del paese è sotto gli occhi di tutto, non serve un occhio critico per registrarlo. Negli ultimi 15 anni il paese è andato in degrado. Questo è dovuto ad un Piano di Governo del Territorio completamente sbagliato, che ha provocato una desertificazione totale del centro e una edificazione scriteriata in tutta la periferia. Quello che si è verificato poi ad Uboldo è uno scollamento tra chi amministra e la collettività, si è rotto il patto sociale. Serve un’amministrazione comunale più presente».

UN SOGNO PER UBOLDO. «Mi piacerebbe rendere la biblioteca comunale un luogo di aggregazione e di confronto, di fermento culturale, cosa che ora manca. Vorrei rendere la biblioteca un luogo accogliente, che possa accogliere meglio tutte le fasce di età, dai più piccoli ai più anziani».

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IL PROGRAMMA ELETTORALE. «È stato tolto uno strumento improntate, cioè il periodico comunale, se sarò sindaco lo ripristinerò subito, perché oggi i cittadini sono all’oscuro di quello che succede. Voglio creare una migliore comunicazione con i cittadini. Poi vogliamo impegnarci per avere più cura del paese dal punto di vista strutturale, marciapiedi, abbellimento del paese in generale e riqualificazione del verde. Abbiamo poi un grosso problema con un palazzo storico, palazzo Crivelli che è di proprietà comunale e che merita un’attenzione particolare. La nostra idea è quella di trasferire lì la biblioteca comunale, ma la priorità nel nostro programma l’avranno le scuole».

L’APPELLO AL VOTO

Valentina Rizzo
valentina.rizzo@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Maggio 2024
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