Giovanni Montano rincorre il terzo mandato consecutivo: “Rendere Olgiate Olona bella da vivere”
Il sindaco uscente prova a fare il tris con l'obiettivo di rilanciare i luoghi della socialità: da Villa Gonzaga alle piazze del centro e del Buon Gesù
Giovanni Montano vuole continuare a fare il sindaco di Olgiate Olona. Dopo due mandati consecutivi alla guida della cittadina della Valle Olona sente di poter dare ancora qualcosa secondo un disegno preciso e – per lui e per la sua lista – coerente con quanto fatto fino ad ora.
Dopo 10 anni da sindaco perché ha deciso di candidarsi per la terza volta?
Ritengo che il mio ruolo possa essere ancora un valore aggiunto. Dieci anni fa abbiamo trovato un paese bello ma senza servizi. In questi due mandati abbiamo lavorato per creare questi servizi: l’anello di via Morelli, il cse per i disabili, il palazzetto dello Sport sono gli esempi più grandi ma abbiamo anche abbattuto le barriere architettoniche nelle scuole creato la nuova sede della protezione civile. La sfida ora è quella di evitare che Olgiate diventi una città dormitorio. Vogliamo creare un tessuto sociale che nasca dalle piazze. Uno dei progetti è la riqualificazione del buon Gesù con un progetto architettonico molto bello. L’altra piazza che vogliamo riqualificare è quella del centro che obiettivamente è un po’ abbandonata. Tutto il centro storico ha bisogno di un piano di recupero. Noi non vogliamo cementificare ulteriormente ma recuperare una serie di edifici fatiscenti. Anche in valle vogliamo recuperare edifici dismessi.
Quando, invece, gli olgiatesi potranno tornare ad usufruire della splendida Villa Gonzaga. Sono tanti anni che si va avanti a pezzettini.
Purtroppo ci limitano questioni di ordine economico. Abbiamo un progetto globale di recupero ed entro l’anno il piano terra sarà finito. In Villa porteremo il centro anziani e la biblioteca per creare un mix funzionale. I lavori nella villa sono complessi e richiedono un’attenzione particolare proprio per il valore culturale che ha l’immobile.
In questi anni ha sempre aleggiato il problema mosche e odori per i residenti della Balina. La convivenza con alcune realtà produttive è ormai diventata insostenibile. Avete idea di come risolverlo?
Purtroppo non ci sono buoni rapporti con l’azienda che causa i problemi. Stiamo lavorando per avere più controlli sulle aziende odorigene e che creano il problema delle mosche. Per una di queste abbiamo bloccato l’aumento del numero di capi. Noi non siamo contro le attività produttive ma abbiamo imposto alle aziende di posizionare trappole per le mosche lungo tutto il perimetro, oltre a quelle che mettiamo noi. Purtroppo in passato è stato permesso di costruire in zone dove forse era meglio non insediare zone residenziali. Qualcuno, attirato dal basso costo dei terreni e dal fascino della vita di campagna, si è ritrovato in questa situazione. Naturalmente non è colpa di chi è andato ad abitare lì e infatti per la Balina abbiamo anche il progetto di recupero delle strade bianche proprio con l’intento di migliorare la qualità della vita degli olgiatesi che ci vivono.
Negli anni avete avuto qualche defezione. Avete avuto difficoltà a comporre la lista? L’età media sembra alta.
Della vecchia lista sono rimasti in sei, direi i migliori. Dieci candidati, invece, sono nuovi. Non abbiamo avuto problemi a trovare i candidati e semmai abbiamo dovuto fare una selezione perchè in poco tempo moltissimi si sono avvicinati a noi con una voglia di civismo vero. Sono persone che vivono il paese e lo rappresentano. L’età media è un po’ più alta ma mettere giovani tanto per usarli come figurine credo sia sbagliato e poi è difficile trovarne che prendano un impegno in una fase in cui vanno a scuola e viaggiano. Siamo una lista di gente normale che vive tra gente normale. Non soffriamo di autoreferenzialità. Non vogliamo essere i migliori ma essere quelli che hanno più passione in quello fanno. Il tutto con uno spirito leggero e allegro.
Perchè ha prima accettato e poi rifiutato il confronto pubblico con Giorgio Volpi?
All’inizio ho detto di sì, è vero, ma c’è stato un comportamento scorretto che non ho digerito e poi comunque ci sono stati già due confronti. Riteniamo che in questi due appuntamenti non siano emersi elementi utili in più per i cittadini. A questo punto preferiamo incontrare e parlare direttamente con i cittadini. I confronti senza un contraddittorio dove ognuno può spararla grossa senza che si possa controbattere appiattiscono la qualità del confronto stesso.
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