Il “ciclista della memoria” sui monti inaugura il murales “per un’Europa libera e unita”

Prima settimana del viaggio sulle tracce delle radici europee: Giovanni Bloisi, insieme a Marco Bertola, ha toccato Roma e poi si è arrampicato verso la Marsica. Dove un nuovo murale omaggia il Manifesto di Ventotene, che nel momento più buio del Novecento immaginò un futuro di pace

Varano Borghi generica

La storia del sogno dell’Europa Unita nasce non nei palazzi del potere, ma in un luogo periferico, quell’isola di Ventotene dove nel 1941  Altiero SpinelliErnesto Rossi e Eugenio Colorni scrissero il “Manifesto di Ventotene”, che per la prima volta immaginava una Europa unita, federalista, rispettosa delle diversità.

Le parole di quel manifesto visionario, scritto nel cuore della guerra mondiale, sono riprodotte da oggi anche su un muro ad Aielli, paese della Marsica dove per l’inaugurazione è arrivato anche Giovanni Bloisi, il “ciclista della memoria” partito proprio da Ventotene nel suo viaggio 2024, dedicato al sogno europeo.

Un viaggio per far risuonare il messaggio di pace dell’Europa unita, nell’anno delle elezioni per il parlamento di Strasburgo. Uno degli obiettivi è anche quello di richiamare l’attenzione sulle elezioni europee, non un “sondaggione” (come spesso viene interpretato dai partiti) ma un reale esercizio di sovranità, che appartiene ai popoli.

Una “missione” che scalda il cuore di Giovanni Bloisi: «Ieri su una ruvida strada di montagna ho incontrato Augusto, un signore del ’38, e sua moglie, che è russa» racconta. «Ho sentito una parola in russo e per curiosità mi sono fermato, gli ho raccontato il viaggio. E alla fine mi ha detto: “io non votavo da un po’, ora ci andrò perché lei se lo merita con quello che sta facendo”».

Non è certo l’unica persona incuriosita da questo viaggio, intrapreso da Bloisi (che viene dal paesino di Varano Borghi) insieme a Marco Bertola, presidente dell’Anpi di Gaggiano, nel Sud Milano.

Generico 13 May 2024
Marco Bertola sulla strada dell’Abruzzo

Nella prima settimana di viaggio sono partiti proprio dall’isola di Ventotene, «dove abbiamo incontrato un gruppo di ragazzi di un liceo di Barletta, che partecipavano a un meeting in cui si simulavano gli interventi al Parlamento Europeo», con un “debate” sulla difesa europea. «Il giorno dopo sono venuti tutti a festeggiare la nostra partenza», dopo l’omaggio alla tomba di Altiero Spinelli.

Generico 13 May 2024
Bloisi con Antonio Longo, presidente della sezione di Gallarate del Movimento Federalista Europeo, fotografati davanti alla “mensa” dei federalisti sull’isola di Ventotene

Da lì poi il tragitto per Gaeta, il passaggio a Latina, l’approdo a Roma, «dove al mattino allo spazio David Sassoli abbiamo avuto un incontro con i ragazzi di una scola romana». Al pomeriggio hanno partecipato al congresso di Anpi nazionale, mentre alla sera hanno partecipato ad un incontro alla sede italiana della Commissione Europea.

Dalla capitale il viaggio è continuato verso l’Abruzzo, con una tappa ad Assoli e poi appunto l’approdo al paese di Aielli, uno di quei villaggi che ha puntato sui murales, con una quarantina di opere realizzate per iniziativa pubblica e anche di qualche privato. Il murale “testuale” del Manifesto di Ventotne segue quello del 2018 che riproduce il romanzo Fontamara di Ignazio Silone, quello del 2019 con la riproduzione integrale della Costituzione della Repubblica Italiana e il pannello del 2021 con la Divina Commedia di Dante Alighieri.

Varano Borghi generica

Il viaggio prosegue ora verso il Nord, passando da Jesi (omaggio a David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo improvvisamente scomparso a inizio 2022), Rimini, Firenze, a La Spezia, Forlì, per un incontro con i Giovani Federalisti Europei». E ancora Genova, da cui il 26 maggio il “ciclista della memoria” inizierà a salire verso il Passo della Bocchetta, passando anche dal villaggio di Cravasco, in un omaggio alla lotta antifascista, una delle radici dell’Europa democratica. La conclusione sarà al Passo di Mortirolo tra Val Camonica e Valtellina, dove si trova una panchina “europeista”, ancora una volta dedicata a David Sassoli.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 14 Maggio 2024
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