Incidente sul lavoro alla Imes di Sumirago, i sindacati: “Incontreremo azienda e lavoratori”
Ancora gravi le condizioni dell'operaio colpito da una lastra incandescente. L’Unione Sindacale di Base (USB) ha indetto uno sciopero di due ore per mercoledì 22 maggio
Son ancora gravi le condizioni dell’operaio rimasto ferito ieri, venerdì 17 maggio, in un incidente sul lavoro alla Imes di Sumirago. L’uomo, 68 anni, prossimo ormai alla pensione, è stato travolto da una lastra incandescente che si è staccata da un macchinario.
Il pezzo si è staccato improvvisamente dal macchinario utilizzato per stampare, l’azienda è un’industria meccanica che si occupa di stampaggio a caldo dei metalli, ed ha colpito in pieno due operai: il più anziano è rimasto schiacciato sotto la lastra, l’altro, un uomo di 47 anni, è stato sfiorato dalla pesante lamiera ed ha riportato ferite più lievi. L’uomo di 68 anni è ricoverato al Niguarda, il collega, in codice giallo, all’ospedale di Circolo.
L’Unione Sindacale di Base (USB) ha indetto uno sciopero di due ore per mercoledì 22 maggio 2024, dalle 09:00 alle 11:00, con un presidio organizzato davanti alla sede della IMES SPA di Sumirago che si trova in via Sandroni. «La causa principale è l’eccessivo risparmio sui costi di salute e sicurezza, l’inefficacia delle leggi vigenti e la mancanza di sanzioni adeguate per i responsabili. L’USB rifiuta di accettare la carenza di un quadro normativo che prevenga efficacemente tali incidenti, in nome del profitto – dice il delegato USB Luca Cristofaro- In passato io stesso ho fatto due denunce, la prima a febbraio 2023 ai carabinieri di Mornago, l’ultima il 6 maggio all’Ats di Varese, per la carenza di misure di sicurezza. In risposta a questo tragico evento, l’USB esprime solidarietà ai lavoratori feriti e alle loro famiglie. Ma chiede anche che sia garantita la sicurezza sul lavoro. È arrivato il momento di passare ai fatti».
Secondo il delegato della Uilm Otello Amabile è in corso da tempo un rapporto con l’azienda, che ha 119 dipendenti ed è stata acquisita da una società indiana nel 2007, proprio per avviare un progetto connesso al miglioramento della sicurezza nei vari reparti: «Ci eravamo già incontrati e lo avremmo fatto ancora nei prossimi giorni. L’azienda è in cassa integrazione da tempo e con la dirigenza era stato avviato un dialogo su questioni legate ai rapporti con i lavoratori, a vari livelli. In questo momento il nostro pensiero va all’operaio ferito, ma nei prossimi giorni organizzeremo un’assemblea con tutti i lavoratori».
Conferma l’intenzione di incontrare gli operai della Imes il rappresentate della Fiom Cigl Raffaele Scaramella: «Non è chiaro cosa sia successo in fabbrica ieri, dovranno accertarlo le indagini condotte da carabinieri, funzionari Ats e vigili del fuoco. Ma è un fatto grave ed è evidente che bisognerà in qualche modo capire come migliorare la sicurezza all’interno della azienda che, per la tipologia di produzione, è comunque ad alto rischio incidenti. Attendiamo qualche giorno poi riprenderemo i colloqui con i responsabili e incontreremo i lavoratori per ascoltare le loro esigenze».
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