Il Città di Varese guarda avanti: “Strutturiamo la società, ma il nostro futuro passa dallo stadio”

Nel cda, oltre a Massimo Foghinazzi, entrano anche il Patron Antonio Rosati e il figlio Giovanni. Il presidente Girardi ha spiegato: "Puntiamo a migliorare la situazione attuale, ma sarà fondamentale portare a termine il progetto per ristrutturare il "Franco Ossola""

Città di varese 2023-2024

È stata una conferenza stampa prettamente legata agli aspetti societari quella convocata nella mattinata di venerdì 17 maggio dal Città di Varese nella sala stampa dello stadio “Franco Ossola”. Il club biancorosso, che per ora non si è espresso sulle scelte tecniche legate alla prima squadra, ha invece presentato novità importanti nell’assetto consigliare. Insieme al presidente Paolo Girardi, infatti, erano presenti Stefano Amirante, ma anche i tre nuovi ingressi del Consiglio di Amministrazione. Se il nome di Massimo Foghinazzi era già stato svelato nel corso della presentazione dell’accordo con il Gavirate (leggi qui), l’ingresso di Antonio Rosati è una notizia importante – seppur il Patron abbia avuto sempre un ruolo centrale negli ultimi anni -, mentre è a tutti gli effetti una new entry l’ingresso di Giovanni Rosati, figlio di Antonio, che proseguirà la propria carriera nel mondo del calcio nell’organico societario biancorosso, al momento con un ruolo – come spiegato dallo stesso – di “sovrintentenza”.

Nel corso della conferenza sono stati diversi i temi trattati, dall’annata appena conclusa al centro sportivo delle Bustecche, per il quale è prevista l’inaugurazione nel mese di giugno. Solo sfiorata la questione tecnica – oggi ci sarà l’ultimo pranzo con squadra e staff con un ultimo confronto, ma la sensazione è che verranno salutati sia il direttore sportivo Davide Raineri, sia l’allenatore Corrado Cotta – ma uno dei nodi principali è stato quello dello stadio. I vertici biancorossi hanno detto a chiare lettere che il futuro della programmazione societaria e le relative ambizioni passeranno proprio dal progetto redatto con Aurora Stadium, auspicando che il Comune possa concludere i passaggi burocratici a favore del club dando così la possibilità di iniziare a mettere le basi per il nuovo impianto sportivo. Il tema è stato toccato a più riprese dal presidente Paolo Girardi, che ha ammesso di “non prendere neanche in considerazione l’eventualità che il Comune non ci dia il via libera per portare avanti il profetto”.

TUTTE LE DICHIARAZIONI DELLA CONFERENZA STAMPA

Ore 11.50: Arrivano in sala stampa Antonio e Giovanni Rosati, con Paolo Girardi, Massimo Foghinazzi e Stefano Amirante

PAOLO GIRARDI SULLA STAGIONE: Sportivamente arrivavamo da una stgione travagliata, l’ultima invece è stata in linea per quello che mi aspettavo per l’input dato a inizio stagione. È stato un campionato tranquillo, il terzo posto è un bon risultato e il lavoro svolto è stato più che sufficiente. Vogliamo dare continuità, capire dove siamo andati non solo dal punto sportivo ma anche infrastrutturale, con il centro sportivo delle Bustecche, lo stadio e la società.
A breve inaugureremo le Bustecche, la pioggia ha rallentato i lavori, ma siamo quasi pronti a concludere, anche perché abbiamo una scadenza inderogabile (il 30 giugno, ndr). Sono contento, faccio i complimenti ad Antonio Rosati e Stefano Amirante per il lavoro svolto su questo comparto.

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GIRARDI SU GIOVANILI E STADIO: A livello di settore giovanile, l’entrata del Gavirate con Massimo Foghinazzi ci ha permesso di aggiungere un’altra spunta al nostro programma. Se tutto va come speriamo, avremo più di 600 ragazzi da gestire, lavoro che competerà a Foghinazzi, che entrerà nel cda del Varese con una collaborazione a 360 gradi; siamo sicuri di ottenere buoni risultati. Siamo indietro invece con la questione stadio, ma non per colpa nostra. Restiamo fiduciosi che in giugno ci saranno buone notizie per noi e speriamo di mettere il piede sull’acceleratore su questo aspetto. Abbiamo portato un partner impotante come Aurora Stadium, che in altre piazze stanno lavorando molto bene. Se dovessimo perdere questo supporto non sarebbe facile trovarne un altro serio e pronto come quello attuale. È impensabile per me lasciare cadere il discorso stadio e che il Comune non ci possa dare il “via libera” per portare avanti il progetto.

GIRARDI SULL’ASSETTO SOCIETARIO: Il prossimo passaggio che vogliamo fare è strutturare la società, tenuta snella per volontà fino a oggi. Vogliamo irrobustirci a livello manageriale e di staff. Anticipiamo che si allargherà il consiglio di amministrazione con deleghe precise, come è ovvio in un’azienda. Ci saranno tre inserimenti: oltre a Foghinazzi che si occuperà dell’area giovanile, con grandissimo piacere perché ho visto il suo percorso, Giovanni Rosati entrerà nel cda biancorosso. È cresciuto a pane e Varese, conosce bene la piazza e ora potrà mettere in pratica quello che ha studiato in management dello sport a Londra. Rientrerà nel cda anche Antonio Rosati, che continuerà ad avere le deleghe che già aveva ma avrà una veste più ufficiale, anche davanti agli altri soci. Siamo davvero felici che possa rientrare a testa altissima in una società che è stata sua.

GIRARDI SUL FUTURO: L’input che do come presidente per la prossima stagione è: fare meglio. E molto dipenderà dallo stadio, per il quale ripeto che siamo fiduciosi, anche vedendo le altre opere sugli impianti sportivi della città, dal palazzetto al palaghiaccio. Con le Bustecche ci siamo fatti la casa, con lo stadio avremo anche la “sala da ballo”. Non voglio neanche pensare nell’opzione che tutta questa vicenda si conclude nel nulla.

ANTONIO ROSATI: È una gioia per me vedere che la società si strutturi di più, doppia gioia pensando che mio figlio inizierà a lavorare per il club con incarichi importanti. I messaggi di Girardi sono molto chiari, quest’anno è andata abbastanza bene, ma l’obiettivo sarà quello di migliorare. Rispetto al mio primo ciclo stiamo ragionando al contrario: non dai risultati immediati ma dalle strutture e dalle basi. È inutile negare che la volontà di tutti è rifare un ciclo, ma è impensabile farlo senza avere un’idea chiara sullo stadio. Tutto il futuro gira su questo. Mai e poi mai vorremmo fare imprese sportive e poi non sapere come metterle a terra. Rigurdo allo stadio, abbiamo la mosca nel cervello che speriamo possa diventare farfalla. Non vogliamo perdere un partner come Aurora, saremo felicissimi di proseguire un percorso con loro, ma nel caso dovesse saltare l’accordo dovremo essere propositivi cercando un altro partner.

ANTONIO ROSATI SUL SETTORE GIOVANILE:  Lavoriamo a testa bassa, il cda ha le idee ben chiare, sono strafelice di questa osmosi iniziata con il Gavirate. L’ingresso di Foghinazzi mi aiuterà in tutto il lavoro sui giovani, grazie a lui potrò concentrarmi su prima squadra, femminile e Juniores, che sarà un collante importante. Il confine con il Gavirate è lo stesso, siamo due ville nello stesso giardino, collegate dal ponte formato dalla Juniores.

ANTONIO ROSATI SULL’IMPEGNO DEL FIGLIO: Si trasferirà a Varese per essere sempre sul territorio, anche perché io ho anche un altro lavoro e non sempre posso essere presente in città. Sono felice della strada che ha intrapreso, forse non sarà la più semplice per lui, ma è convinto e questo mi fa piacere.

ANTONIO ROSATI SUL PIANO SPORTIVO: Probabilmente si poteva fare qualcosina in più. Oggi faremo un pranzo e nel pomeriggio chiuderemo dei cerchi per aprirne altri. I tempi del calcio non li dettiamo noi e quindi. Si può fare sempre meglio e l’estate scorsa con retrocessione e ripescaggio è stato un ping pong difficile da gestire. Poi però per quello che il presidente ci ha messo a disposizione e per il Girone che tutto sommato non era così impossibile, potevamo anche giocarcela in maniera diversa fino in fondo. Non eravamo pronti forse per fare meglio, molte volte si commette l’errore di non fare programmazione e non si può più improvvisare. Va tutto pianificato perché gli spazi di errore devono essere minimi. Abbiamo perso punti con squadre contro quali non dovevamo. L’anno prossimo vogliamo alzare l’asticella e per questo abbiamo rinforzare la struttura.

Città di varese 2023-2024

ANTONIO ROSATI SULLA PARTE TECNICA: Non abbiamo ancora preso delle decisioni, ma sappiamo che qualcosa dovrà cambiare. Abbiamo le idee abbastanza chiare, chiuderemo dei confronti ma fino a dopo pranzo . Al netto del risultato sportivo è stata creata un’alchimia vincente. Se non abbiamo vinto il campionato sul campo, posso dire invece che come spogliatoio la sfida è stata vinta. Siamo ancora nel pieno della stagione, oggi rompiamo le righe ma almeno a fine maggio dovremo allenarci. Quello che posso dire è che nella scelta di Raineri e Cotta ho trovato due persone di spessore ed esperienza. Devo dare i meriti a Raineri di aver gestito al meglio la situazione difficile creatasi l’estate scorsa. A Cotta invece devo invece riconoscere che ha saputo creare un ottimo clima nel gruppo. Qualche sbaglio però c’è stato e per questo ci sarà un mio confronto con loro. Che sia il loro futuro a Varese o no, ho trovato due professionisti che sono contento di aver incrociato. Se la strada andrà avanti o si interromperà non è ancora chiaro, ma le risposte riguardo al loro operato sono positive. Per quello che dovevamo fare quest’anno sono state le persone giuste.

GIOVANNI ROSATI: Il progetto del centro sportivo delle Bustecche conferisce valore alla società ma anche al quartiere. Il contest per intitolare i nomi servirà anche per coinvolgere i tifosi, perché è giusto dar loro voce. Mi sono trovato davanti a una decisione da prendere, anche in Inghilterra, ma ho scelto questo perché percepisco grande fiducia ma anche perché penso di poter dare un valore aggiunto. Ho delle basi teoriche e pratiche che fanno la differenza, ho dovuto capire qual è il punto di partenza ma ho un gruppo di lavoro che mi fa stare tranquillo. So dove posso arrivare e dove invece mi servirà una mano. Facico fatica a spiegare quello che rappresenta per me Varese. Abbiamo un mese per prepararci per la prossima stagione. Essere qui è bello ma non basta il nome per fare un lavoro fatto bene. Servirà arrivare pronti per fare quel tipo di percorso. Il mio ruolo sarà di sovrintendenza dal settore giovanile alla prima squadra. Come carica sarò un consigliere di amministrazione.

STEFANO AMIRANTE SULLO STADIO: L’attuale fase successiva all’avviso del Comune non prevede confronti diretti; rispetto ad alcune precisazioni richieste invece, tra Aurora Stadium e gli uffici ci sono state. È complicato capire invece se siamo gli unici interlocutori o ci sarà qualcun altro. Finché non si sa bene dove andremo a cascare è un problema, sperando che Ciuffarella, che a Rimini ha avuto una forte accelerazione, possa continuare a interessarsi del nostro progetto. Nell’avviso del Comune non c’è l’opzione di non fare nulla, nel caso noi siamo pronti.

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 17 Maggio 2024
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