L’acqua nella scuola Ponti a Gallarate, “disguido” legato alle foglie

il presidente della provincia Marco Magrini risponde sui disagi legati all’allagamento della scuola di via Stelvio. E polemizza con il dirigente parlando di "dichiarazioni prive di fondamento"

isis ponti gallarate allagamento

Quanto accaduto presso l’Istituto Ponti di Gallarate è un disguido generato dalle copiose precipitazioni che si stanno susseguendo in questo periodo. La causa scatenante è risultata essere il mancato deflusso dell’abbondante acqua a seguito di un accumulo del fogliame sulla parte piana del tetto ove sono presenti diversi lucernari”.

Lo dice il presidente dell’ente Provincia Marco Magrini, a seguito dell’allagamento nella giornata di mercoledì alla scuola superiore di Gallarate, il cui edificio – come tutte le scuole superiori –  è di proprietà dell’ente provincia.

Al di là del “disguido“ e delle cause, Magrini risponde anche in modo polemico alla dirigenza dell’istituto che proprio nella giornata di mercoledì aveva denunciato pubblicamente le condizioni della scuola: “I nostri tecnici sono subito intervenuti per la risoluzione del problema allertati dal consigliere Alberto Barcaro, a sua volta contattato da un professore della scuola. Allo stesso tempo il Dirigente Scolastico, impropriamente, informava gli organismi di stampa rilasciando dichiarazioni prive di fondamento con il solo scopo di diffondere notizie per attirare l’attenzione dei lettori, omettendo invece la collaborazione da sempre manifestata da parte di questo Ente. Va inoltre precisato che è attivo un numero per le reperibilità riferite alle emergenze dalle ore 7 alle ore 22 dal quale non risulta pervenuta alcuna segnalazione”.

“La Provincia di Varese negli ultimi quattro anni ha effettuato, presso l’Istituto Ponti, interventi per circa 1.260.000 euro oltre al trasferimento consueto delle somme per il normale funzionamento, collaborando e condividendo le linee operative sulle varie tematiche che si sono presentate negli ultimi anni anche in termini di logistica e razionalizzazione scolastica. Appaiono pertanto offensive e lesive le dichiarazioni rilasciate dal Dirigente scolastico che accusa di ‘immobilismo’ lo scrivente Ente“, continua Magrini (che ha anche una delegata specifica all’edilizia scolastica, Alessandra Agostini, Pd).

“Per informativa generale si ricorda che per il patrimonio scolastico la Provincia ha destinato 30 milioni di euro per interventi di qualificazioni e adeguamenti normativi tra cui 26 milioni di interventi PNRR, oltre che 7 milioni per interventi di manutenzioni e gestione del calore”.

Chi ha ragione? Al di là del risorse stanziate, evidentemente qui – stando alla ricostruzione di Magrini – il problema è legato alla puntualità delle manutenzioni ordinarie, che sia per puntuale segnalazione dall’istituto o per tempi di reazione dell’ente Provincia.

E comunque i litigi tra le istituzioni non cancellano la realtà dei fatti: mercoledì la scuola si è ritrovata a dover sospendere le attività.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 17 Maggio 2024
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