Le decisioni di Regione sui fondi per la disabilità non convincono il Comitato caregiver familiari
In una nota, il Comitato annuncia di proseguire con il ricorso davanti al TAR e chiedono misure strutturali e non emergenziali
La decisone di regione Lombardia di aumentare le risorse per la disabilità grave e gravissima e di posticipare ad agosto la rimodulazione dei voucher viene commentata dalle associazioni che hanno presentato il ricorso al Tar contro la delibera.
Esattamente 4 giorni dopo la notifica del ricorso al TAR disposto dalle 27 associazioni seguite dall’avvocato Andrao, due giorni dopo la conferenza stampa che ha dato anche l’avvio alla campagna di crowdfunfing che ha visto già enorme diffusione e 10 giorni prima di una tornata elettorale, Regione Lombardia fa una retromarcia sull’introduzione dei tagli alle misure B1 e B1
Il miracolo in cui sperava Fontana si è forse avverato? Noi non crediamo, il tempismo è quantomeno sospetto. La sorpresa è tanta nel leggere la nota di questo pomeriggio di Regione Lombardia, nella quale comunica di aver trovato due milioni di euro subito, in favore della rimodulazione del buono mensile riconosciuto alle persone con disabilità gravissima e anziani non autosufficienti ad alto bisogno assistenziale assistite dal solo caregiver familiare (Misura B1), disponendo la proroga al 1° agosto 2024.
Questa nota, però, ci conferma che noi abbiamo avuto ragione sin da subito, che i fondi richiesti a gran voce durante questi mesi ci sono sempre stati Regione! Una conferma indiretta si riceve dall’assenza al ricorso al TAR delle grandi associazioni che oggi sono in foto con il Presidente Fontana, mentre una diretta arriva invece da un post girato in rete qualche giorno fa in cui veniva denigrato il lavoro delle associazioni delle famiglie, dichiarando che una soluzione era sui tavoli già da marzo. La foto di oggi, spiega anche a noi stessi i motivi per i quali è nato il nostro gruppo.
Ancora una volta, però, la Giunta regionale mostra miopia e scarsa comprensione della nostra azione che non mira ad avere un contentino, ma un cambio radicale di visione.
Nella nota, infatti, non si accenna minimamente a cosa accadrà alle oltre 10.000 famiglie che sono coinvolte dai tagli del 75% della misura B2, non si fa riferimento a come e quando saranno implementati i servizi, non si menziona la sottrazione del fondo caregiver e soprattutto rimane una misura emergenziale e non strutturale; pertanto, risolveremmo il problema (parzialmente) per quest’anno, trovando i nella stessa identica situazione, se non peggiore, nel 2025, dove i tagli potrebbero essere ancora più consistenti e i servizi sempre più inadeguati.
Per questo motivo, proseguiremo sulla strada del ricorso ancora più decisi ed anzi, invitiamo tutte le famiglie ad aderire con una cifra simbolica per far sentire la propria voce contro questa ulteriore presa in giro avallata da quelle associazioni che, a nostro avviso, invece di schierarsi a difesa dei diritti delle famiglie disabili, ha scelto di affiancare ed avallare la strategia della Regione Lombardia.”
#comitato caregiver familiari b1 b2 affondate
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