L’ospedale di Cuasso in stato di abbandono. Il rilancio è ancora lontano
In un video si vedono le condizioni in cui si trova il presidio della Sette Laghi chiuso nel 2021. Nel suo futuro c'è la realizzazione di un centro di eccellenza per la riabilitazione polmonare che, però, al momento è solo sulla carta
Abbandonato a sé stesso. È la sensazione che emerge dal video realizzato dallo YouTuber “Urbex in Music” all’interno del padiglione centrale dell’ospedale di Cuasso al Monte.
Le immagini mostrano diversi piani tra cui l’ultimo destinato alla degenza, dove ci sono ancora i letti, alcuni con i materassi altri no, armadi lasciati aperti e anche uno stetoscopio.
I pannelli del controsoffitto mancano qua e là e, in quello che sembra l’obitorio, si vede il soffitto con grandi buchi. Nel deposito ci sono ancora decine di scatoloni con materiali tra cui i DPI, le celeberrime mascherine Fippi ideate nella fase dell’emergenza covid ma mai utilizzate.
L’Asst Sette Laghi, proprietaria dell’edificio, già in passato ha denunciato chiunque si fosse introdotto all’interno dello stabile e nella vasta area che compone il presidio. Da quando non ci sono attività, l’area non ha più un custode e i tecnici salgono saltuariamente a verificare le condizioni.
Dal mese prossimo, le condizioni dovrebbero cambiare: sono infatti previsti i lavori di sistemazione della palazzina ex medicina, dove vennero accolti i pazienti Covid meno gravi. La struttura diventerà il secondo ospedale di comunità della Sette Laghi, finanziata con i fondi PNRR e da completare entro primavera 2026.
Il futuro del padiglione centrale è meno certo: dovrebbe diventare il centro di eccellenza per la riabilitazione polmonare con 82 letti di degenza, un progetto per cui è stato annunciato un finanziamento da 24 milioni di euro.
Le peculiarità e l’importanza dell’investimento vennero raccontate, nel 2021, nel corso di una serata ad Arcisate a cui parteciparono i vertici della Sette Laghi, l’allora direttore generale Bonelli, il professor Carcano presidente della scuola di medicina dell’Università dell’Insubria oltre al presidente della Commissione sanità di Regione Emanuele Monti.
Fino a oggi, però, il finanziamento è ancora sulla carta. La Sette Laghi ha costituito un comitato tecnico che ha completato lo studio di fattibilità e attende notizie sull’arrivo dello stanziamento definito in Conferenza Stato Regioni a fine dicembre 2021. L’azienda ospedaliera fa sapere di non aver ancora ricevuto informazioni sui tempi di assegnazione dei 24 milioni di euro.
Nella partita gioca un ruolo importante anche l’ateneo varesino che dovrebbe ottenere l’uso dell’ex conventino. Al momento non c’è un impegno di spesa previsto date le condizioni decisamente precarie della struttura che risulta inagibile. Esternamente, la costruzione presenta assenza di manutenzione della struttura, in particolare della facciata, gli infissi, l’impianto di scarico delle acque meteoriche e la copertura.
La ristrutturazione mira alla realizzazione di camere con bagno comune per l’alloggio degli studenti universitari che usufruiranno della struttura, arredate semplicemente con letto, armadio e scrivania, per permettere il pernottamento e lo studio. Saranno in tutto 15 stanze, 7 doppie e 8 singole e sarà in grado di ospitare quindi ben 22 specializzandi
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