Mamma e neonato assistiti a casa con il progetto “home visiting” dell’Asst Valle Olona

All'uscita dall'ospedale madre e figlio vengono visitati da un'ostetrica e presi in carico dal consultorio. Un progetto per intercettare precocemente depressione post-partum e Baby Blues

Neonato

L’ASST Valle Olona ha completato l’offerta di Home Visiting, inserita all’interno del percorso di assistenza e presa in carico territoriale delle donne che partoriscono presso i punti nascita aziendali.

Il progetto, che prevede la visita domiciliare, mira a offrire una continuità assistenziale tra Ospedale e Territorio, all’interno del percorso nascita; un sostegno puntuale là dove è il luogo naturale di una famiglia, punto privilegiato di approccio, osservazione, prevenzione e cura.

La fase presa in carico con l’Home Visiting è quella del puerperio (periodo che comprende il momento subito dopo il parto e le successive sei settimane circa) è uno spazio temporale caratterizzato da emozioni forti, in grado di influenzare numerosi aspetti fisiologici della donna, oltre che sottoporre la diade mamma-bambino a condizioni di stress e stravolgimenti inevitabili.

L’ostetrica, parte integrante di un gruppo multi-professionale, partecipa attivamente alla redazione di un piano integrato e condiviso di follow-up domiciliare di madre e neonato, nei giorni successivi alla dimissione dall’ospedale.

Le ostetriche ospedaliere effettuano un colloquio informativo con la mamma, così da offrire e presentare la visita domiciliare. Nel caso in cui la neomamma accetti di essere seguita al proprio domicilio, le viene consegnata una brochure informativa sulla quale è già individuata la data della prima visita a casa. Successivamente, la mamma viene contattata dalle ostetriche territoriali per riconfermare l’appuntamento che viene garantito entro 24- 72 ore dalla dimissione ospedaliera.

A seguito del primo incontro a domicilio, viene fissato un ulteriore appuntamento per visita domiciliare, o per presa in carico presso il Consultorio Familiare. Laddove venissero evidenziate problematiche non trattabili presso il domicilio della neomamma, l’Ostetrica di Famiglia e di Comunità prenderà contatti diretti con il Pronto Soccorso Ostetrico- Ginecologico di riferimento, per la gestione del caso specifico.

«Attraverso l’attività di Home Visiting le neomamme potranno disporre di un osservatorio privilegiato, al fine di monitorare il proprio benessere, quello del neonato e, non meno importante, il benessere familiare – sottolinea il Dott. John Tremamondo, Direttore Socio Sanitario di ASST Valle Olona – Le visite domiciliari saranno utili per individuare precocemente i segnali della depressione post-partum e del Baby Blues. Ma non solo. Permetteranno anche di rilevare eventuali situazioni di genitorialità a rischio psico-sociale, così da attivare tempestivamente percorsi specifici di sostegno e cura presso i Consultori Familiari, favorendo la presa in carico a lungo termine delle puerpere da parte di equipe multidisciplinari (ostetrica di famiglia, assistente sociale, infermiera pediatrica, assistente sanitaria, psicologo)».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Maggio 2024
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