Sale in anticipo e con il biglietto sul treno Varese-Malpensa e si prende 74 euro di multa

Doveva prendere il treno delle 19 ma ha preso quello delle 18. "Non c’è scritto da nessuna parte che si incorre in una violazione nel caso in cui si sia anticipata la partenza senza avvertire il controllore"

Treni varie

Doveva prendere il treno diretto da Varese a Malpensa delle ore 19 ma è salito su quello che partiva alle 18. Il controllore di Trenord, una volta sul treno, gli contestava la validità del biglietto – acquistato online – e lo sanzionava con una multa per un totale di 74 euro perché avrebbe dovuto avvertirlo prima. «Quando ha contestato la validità del mio titolo di viaggio – racconta la persona multata – il controllore mi ha spiegato che dovevo andare a cercarlo sul convoglio per comunicargli la partenza anticipata. Ma dal momento in cui io sono salito sul treno e lui ha raggiunto la mia carrozza, sono passati solo pochissimi minuti. Insomma, ho avuto la netta sensazione che volesse punirmi a tutti i costi».

Secondo quanto racconta il viaggiatore, stessa sorte sarebbe toccata anche ad altre persone, incorse nella medesima sanzione, che comprende, oltre alla multa per aver preso il treno prima, anche i tredici euro per il nuovo biglietto. «Ho controllato attentamente e non c’è scritto da nessuna parte che si incorre in una violazione nel caso in cui si sia anticipata la partenza senza avvertire il controllore – conclude il viaggiatore -. Mi è stato detto che sarebbe previsto dalle condizioni generali di contratto, ma non le ho trovate esposte. Non mi rimane altro che presentare ricorso al prefetto».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 15 Maggio 2024
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Commenti

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    Scritto da Felice

    Da utente ventennale di TreNord ho assistito ad ogni scena possibile ma questa è paradossale e ho il sospetto di chi possa essere stato l’integerrimo capotreno. Per carità ha applicato il regolamento, la magna carta ferroviaria, quello che sconvolge è la dicotomia nelle modalità di applicazione. Dalla rigidità totale al non controllo assoluto. Da inizio anno alla sera sarò stato controllato due volte in totale.
    In molte altre occasioni che ho vissuto se il controllato fa parte della categoria “risorsa che ci pagherà la pensione” la questione si è risolta con un scendi alla prossima fermata. In questo paese ci vuole maggiore fermezza e rigidità, su questo concetto sono completamente d’accordo ma con questi comportamenti si rischia di martellare sempre gli stessi soggetti paganti creando situazioni spiacevoli che il semplice buonsenso avrebbe gestito meglio ed evitato.
    È lo stesso problema con il fisco…chi paga fino all’ultimo euro appena sbaglia viene cazziato, dall’altro lattò abbiamo poi l’evasore cronico pure coccolato dallo stato.

  2. Sandro Frigerio
    Scritto da Sandro Frigerio

    Da quarantennale utente di Trenord (20 mila viaggi tra Milano e Varese e ritorno) devo dire che si sconta l’ormai avvenuta sparizione dei controlli (quando passa un capotreno? ah già, sono ormai considerati il “secondo macchinista” uscito dalla porta e rientrato dalla finestra). Così, quando capita il malcapitato lo tartassano. Un diretta conseguenza é questo sistema di bigliettazione: una volta potevi prendere quanti biglietti volevi e tenergli nel portafogli, obliteravi salendo e ti controllavano in treno. Ora non ti controllano più e quindi i biglietti durano poche ore: assurdo, nemmeno sulla metropolitana avviene così.
    In sostanza, il viaggiatore salendo prima aveva un biglietto non valido. Probabilmente avrebbe potuto prendere il treno DOPO, perché entro la finestra oraria del biglietto.
    Nota, vero quel che dire chi commenta a proposito delle “risorse” (in genere quelle sul treno non sono però tra quelle assunte), ma non dimentichiamo tanti “studenti” nostrani che spesso si fanno dare i soldi dai genitori per l’abbonamento, se li tengono e a volte quando il capotreno li becca hanno imparato a dire: “sono minorenne, non puoi farmi scendere senza qualcuno che si occupi di me”. Perché succede anche questo.

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    Scritto da lenny54

    Il controllore deve sentirsi fortunato e accendere tanti ceri alla Madonna! Se avesse trovato, invece di un cittadino civile, qualche “esagitato”? Come sarebbe finita?

    1. italo
      Scritto da italo

      Purtroppo in Italia, c’è troppa tolleranza e mancanza di rispetto. ps. ora sono in USA, altro mondo in tutto, ma quì si riga dritto e meno vittimismo.

      1. elenera
        Scritto da elenera

        Le regole si rispettano, non c’è dubbio, MA ci vuole chiarezza: una regola come questa, se è vero che esiste, è talmente idiota che è bene scriverla a caratteri cubitali ovunque si possa acquistare un biglietto. Difficile?
        Senza ogni volta tirare in ballo il Paese delle Meraviglie, che non serve a niente, soprattutto perché il Paese delle Meraviglie non esiste proprio.

      2. Avatar
        Scritto da Felice

        Sa perchè la polizia USA è così rigida e poco tollerante nel gestire situazioni a rischio? Perchè gli USA sono uno dei paesi più armati del mondo…vi sono ben 89 armi ogni 100 abitanti per un totale di 270 milioni di armi in circolazione nel paese. Con molta probabilità la persona fermata avrà con se un’arma e sarà anche disposto ad usarla. Ecco perchè negli USA quando ti fermano per un controllo devi stare in auto, mani sul volante…se devi prendere i documenti chiedi espressamente l’autorizzazione al poliziotto. E visto che è in USA avrà notato come la polizia si approccia al veicolo con le mani sulla fondina.
        Ma la polizia sa anche essere magnanima…se per caso vieni fermato per una infrazione stradale non grave molto probabilmente se è la prima volta tornerai a casa con un ammonimento.
        Dipende tutto da chi hai a che fare e dal livello di preparazione nelle persone nel gestire queste situazioni.
        Questa cosa del biglietto di Trenord è giusta ma era evidente che la persona interessata non prende abitulamente il treno e forse non può conoscere per filo e per segno il regolamento. Lui il biglietto l’ha fatto ….e se ne torna a casa con una sanzione cospicua. A mio avviso sarà l’ultima volta che prenderà il treno in vita sua.

  4. italo
    Scritto da italo

    Quanto vittimismo inutile. Sbagliando si impara, piuttosto c’è da farsi sentire anche quando si vedono scorrettezze o atti illeciti. Io nel mio piccolo la faccio, che la correttezza trionfi!!!!!

  5. pmainin
    Scritto da pmainin

    Concordo che in Italia c’è molto vittimismo abbinato a scarsissimo rispetto delle regole , però in questo caso anche l’altro soggetto -Trenord- non è un campione di correttezza e serietà , lo dico con cognizione di causa avendo iniziato ad usare i suoi mezzi circa 60 anni fa ; pertanto non si può richiedere rispetto delle regole quando si danno pessimi esempi danneggiando quotidianamente i propri utenti.

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