“Ultima chiamata per salvare gli ospedali di Gallarate e Busto Arsizio”
Il "tour" per sostenere il Ricorso a Mattarella contro l'ospedale unico approda a Busto, a Beata Giuliana, a fianco del bosco che sarà sacrificato per il nuovo polo. "Mai considerate le alternative"
Dopo le tappe di Olgiate Olona, Saronno, Samarate, Gallarate e Fagnano Olona, approda a Busto Arsizio il tour di incontri pubblici per la presentazione delle ragioni, dei contenuti e delle modalità di finanziamento del Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica contro l’Accordo di Programma per la realizzazione dell’ospedale unico Busto-Gallarate, che è stato depositato il 24 febbraio 2024 da Medicina Democratica, Centro per la Salute “G.Maccacaro” di Castellanza e da 38 cittadine/i del territorio.
Appuntamento venerdì 24 maggio alle ore 21, nella sala parrocchiale di Beata Giuliana (per cui viene ringraziata la parrocchia), «a un passo dal bosco che con il “nuovo ospedale” sarebbe distrutto.
«Finalmente cittadine e cittadini avranno la possibilità di essere informati sulle criticità, evidenziate nel ricorso, di una decisione assunta senza alcun coinvolgimento della popolazione e violando, a parere dei ricorrenti, norme europee, nazionali e regionali riguardanti la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e il diritto di partecipazione del pubblico ai processi decisionali».
«Dopo aver negato il dibattito pubblico (giugno 2021), istituto previsto dal codice degli appalti per opere con investimenti superiori a 300 milioni di euro, con la promessa non mantenuta di attivare altre forme di confronto con la cittadinanza, il consiglio comunale di Busto Arsizio ha approvato l’Accordo di Programma per la realizzazione dell’ospedale unico (settembre 2023) e il sindaco lo ha sottoscritto (ottobre 2023), avallando in questo modo un procedimento di VAS snaturato da vizi procedurali, occultamento di documenti fondamentali, mancata valutazione e controdeduzione di osservazioni e proposte del pubblico, taroccamento della valutazione ambientale delle alternative, aggiramento di piani sovraordinati».
«In realtà l’esito di tale procedimento era stato predeterminato sette anni fa: chiudere gli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate per costruirne uno unico a Beata Giuliana, distruggendo un bosco protetto di 65 mila mq e l’area verde in cui è posto, di complessivi 167 mila mq. In nessun modo è stata considerata, nella Valutazione Ambientale Strategica, l’alternativa dell’ammodernamento degli attuali ospedali che, secondo i tecnici che hanno redatto il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali, costerebbe 284 milioni di Euro, rispetto ai 440 milioni di Euro necessari per l’ospedale unico».
Il ricorso è quindi per il Comitato l’ultima possibilità, sul piano amministrativo, «per salvare gli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate e impedire la distruzione del bosco di Beata Giuliana».
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