Varese e la Corea del Sud pattinano insieme, con lo zampino di Carolina Kostner
Vicino l'accordo per ospitare la nazionale asiatica di pattinaggio nella fase di preparazione alle Olimpiadi 2026. L'assist della campionessa azzurra che ha lavorato con gli atleti sudcoreani
C’è l’Oriente nel destino del palaghiaccio di Varese. Dopo aver formalizzato un contratto con la nazionale di pattinaggio artistico del Giappone, la Città Giardino è vicina a siglare un accordo analogo con quella della Corea del Sud, con una madrina d’eccezione: Carolina Kostner.
Un gruppo di giovani (e giovanissimi) atleti della nazionale asiatica ha trascorso una decina di giorni in pista all’Acinque Ice Arena, collaborando attivamente con l’ex stella del pattinaggio azzurro e con il quotato coreografo David Cipolleschi. Un periodo che ha una valenza superiore ai semplici allenamenti: la Corea cerca una sede per preparare “in posto” le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 e Varese, con il suo impianto, è in pole position per ospitarla.
Un accordo non c’è ancora (è invece certo con il Giappone, ma anche i pochi atleti dell’Australia dovrebbero allenarsi qui) ma è dato per molto probabile: la squadra diretta dalla manager Choi Jungyoon ha testato la struttura e tutto il contorno che Varese può offrire e i riscontri sono stati ottimi. I buoni uffici di Kostner – che ha ripetutamente sottolineato il suo affetto per Varese e per il PalAlbani – sono un’ulteriore spinta perché tutto si concretizzi anche grazie al lavoro della Varese Sport Commission for Winter Games, la struttura creata da Camera di Commercio, Comune e Provincia per incentivare l’arrivo in città di squadre ed eventi legati agli sport invernali.
Non a caso, a salutare i coreani sono giunti in via Albani sia il presidente camerale Mauro Vitello, sia gli assessori Ivana Perusin e Stefano Malerba oltre a Matteo Cesarini che oltre a gestire il palaghiaccio ha il ruolo di project manager per la VSC for Winter Games. La Corea, va sottolineato, negli ultimi trent’anni è diventata una potenza dello sport invernale sia per aver organizzato i Giochi del 2018 a Pyeongchang, sia per i risultati: 6 ori tra Torino e Vancouver, 5 in quelli di casa, 2 a Pechino con lo short track principale protagonsita. E anche a livello di pattinaggio artistico, la nazionale asiatica vanta tre atlete nella top ten mondiale in ambito femminile (Haein Lee 4a, Chaeyoen Kim 5a, Yelim Kim 8a).
In casa varesina c’è serenità per la chiusura di un accordo: il Giappone seguì un iter simile mandando in avanscoperta il proprio fuoriclasse Yuma Kagiyama, anch’egli al lavoro con Kostner in pista all’Acinque Ice Arena, per poi inviare una commissione tecnica che visionò sia il palaghiaccio sia le strutture ricettive e logistiche, sia le opportunità turistiche. Ora invece tocca a federazione e comitato olimpico sudcoreani fare le proprie valutazioni ma, appunto, Varese è ottimista per un matrimonio “olimpico” rilevante.
«Io mi sono innamorata del vostro palaghiaccio durante l’inaugurazione con il Presidente Mattarella: ora quando cerco un posto per allenarmi in un certo modo scelgo Varese e mi sento di casa, non solo perché è bello l’impianto ma perché anche il centro e la città mi piacciono molto. Speriamo che anche lo staff della Corea sia rimasta contenta e che possa scegliere l’Italia e Varese per preparare i Giochi».
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