Aspesi a Cardano: “Partire dai bisogni per arrivare alle soluzioni”. Vale per il sociale come per il supermercato

Il candidato sindaco di Per Cardano indica il suo metodo di lavoro, le priorità che partono da sociale e luoghi pubblici. Ma non solo

Generico 03 Jun 2024

«La fine della campagna elettorale è un nuovo inizio», dice Lorenzo Aspesi, candidato sindaco di Per Cardano.
Il suo gruppo chiuderà la campagna con una festa giovedì 6 giugno, dalle 18.30 alle 21 in piazza Mazzini, ma Aspesi ha ben presente che la vera sfida inizia adesso. Se verrà eletto sindaco e forse anche se invece quelli di Per Cardano saranno sui banchi delle minoranze.

Ripercorre il percorso di mesi fatto di tanti tavoli e incontri, ma soprattutto ribadisce un metodo di lavoro, che ha guidato nella costruzione del programma e guiderà nella azione amministrativa: «Mettere l’individuo al centro significa individuare prima i bisogni esistenti, per arrivare alle soluzioni». Insomma: approccio non ideologico.

La discussione sul supermercato a Cardano

Sollecitato sul tema, applica il metodo anche ad un tema emerso in questa campagna elettorale, sollecitato anche da Giacomo Iametti: l’assenza di supermercati a servizio di Cardano. «Il supermercato è per esempio un bisogno effettivo, uno di quei temi di cui l’amministrazione deve occuparsi. Soprattutto gli anziani lo chiedono e ne sentono il bisogno».

Certo, l’iniziativa qui è del privato, il Comune deve mettere le condizioni per programmare: «Esistono almeno cinque luoghi adatti per piccola superficie. Nella nostra lista abbiamo almeno due persone che hanno o hanno avuto a che fare con il mondo della distribuzione organizzata».
Tra i cinque luoghi possibili per un insediamento metterebbe anche il Nautilus? «Certo. L’ultima volta l’operazione era fallita perché era talmente ampia che prevedeva non solo un supermercato ma più realtà, con un coordinamento di interessi diversi che era complesso, oltre agli interessi della proprietà».

Certo Aspesi non nasconde che l’eventuale investimento dipende soprattutto dal privato, con una serie di limiti che rendono (o quantomeno hanno reso fin qui) Cardano meno attrattiva rispetto ai dintorni.

Le proposte per diverse fasce d’età

Se il tema del supermercato – e quindi dell’urbanistica – è sollecitato da una giornalista, nella sua relazione finale invece Aspesi indica come prioritari temi più legati al sociale, anche se questo inevitabilmente interseca poi anche scelte su opere pubbliche o luoghi pubblici.

Per quanto riguarda la fascia d’età degli anziani rilancia l’ipotesi di portare dei corsi di una Università Terza Età, di riavviare l’esperienza di alloggi per persone semiautosufficienti in Casa Paolo VI («un luogo progettato, si tratta di riprenderlo e ridare quella sua funzione), infine una risposta a un’esigenza forte emersa: «Uno sportello di riferimento per i caregiver dei non autosufficienti», per non lasciarli soli.

Quanto a giovani e adolescenti («sono 1500 a Cardano») si vuole «favorire la nascita della consulta giovanile», anche considerata la prevista riapertura dell’area feste; dare più forza al Consiglio Comunale dei Ragazzi CRR «a cui come detto daremo un budget da usare» e dare una continuità negli anni successivi per i ragazzi: «Cercheremo ad esempio di arrivare ad avere una festa dei neodiciottenni, coprogettata insieme, da tenere al 2 giugno»
Ci si propone poi un intervento per potenziare il trasporto pubblico verso i centri limitrofi a beneficio degli studenti, oltre alla piantumazione di un albero per ogni nuovo nato.

Stando alle fasce ancora più giovani si è previsto il ritorno del pedibus, a cui è stata associata anche un’iniziativa di campagna elettorale: «Abbiamo coinvolto i più piccoli nel percorso di un possibile pedibus, poi abbiamo fatto un momento con un mago per i bambini in piazza Falcone e Borsellino, anche per far capire la possibilità anche di far crescere la socialità nelle piazzette, che a Cardano sono ben sette».

Quanto alla fascia dei “giovani adulti”, la priorità è quella di offrire nuovi corsi di formazione, ad esempio con una partnership con il CFP Ticino Malpensa, «servirebbe formazione ad hoc per Malpensa, abbiamo trovato una forte apertura su questa idea»

Si diceva di proposte che a volte intersecano anche luoghi: in questo caso la proposta dei corsi del CFP si accompagna a quella che Aspesi chiama «la suggestione più bella»: «la scuola Pascoli che torna scuola», un nuovo futuro per l’imponente struttura anni Trenta nel cuore del paese, oggi in gran parte abbandonata (solo una minima parte è usata come centro anziani). «Ma esistono anche altre strutture che potrebbero accogliere i costi, come la caserma [ipotizzata per i carabinieri in passato] oggi “ostaggio” di Roma».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Giugno 2024
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