Chili e chili di droga smerciati in tutta la Lombardia, la Polizia di Busto Arsizio smantella due gruppi di spacciatori

La “rete commerciale” degli acquirenti-spacciatori di droga era estesa, comprendendo diverse località nelle province di Varese, Milano, Como, Brescia, Bergamo, Monza e Brianza e Alessandria

Generico 24 Jun 2024

Un giro di droga venduta tra Varese, Milano, Como, Brescia, Bergamo, Monza e Brianza e Alessandria. La Polizia di Busto Arsizio ha arrestato questa mattina, 25 giugno, undici persone gravemente indiziate del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine è iniziata mesi fa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, e ha permesso di smantellare due distinti gruppi criminali, composti per lo più da cittadini del Marocco, dediti all’importazione e alla vendita “all’ingrosso” di notevoli quantitativi di cocaina e hashish.

Gli arrestati sono complici e clienti, a loro volta “spacciatori al dettaglio”, di quattro indagati che nel corso delle indagini erano stati sorpresi con ingenti partite di droga e arrestati lo scorso mese di ottobre: due erano stati arrestati a Cairate mentre cercavano di spostare da un magazzino circa 60 kg di hashish e della cocaina; altri due (un tedesco e un marocchino) a Caponago, in Brianza, erano stati arrestati con circa 20 kg di cocaina, in parte ancora nascosti su un autoarticolato e in parte su un’auto.

I due gruppi sono stati smantellati grazie all’indagine partita dall’osservazione di un gruppo di pushers locali, attivi tra Gorla Minore e Cairate, emersi da precedenti indagini svolte dal Commissariato e dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio.

Diversi gli elementi comuni ai due sodalizi: l’utilizzo di depositi per stoccare, al riparo da occhi indiscreti, la droga da vendere (in un caso il magazzino nella zona industriale di Cairate e nell’altro un anonimo appartamento ad Agrate Brianza); l’impiego, per spostare le partite di droga, di una flotta di autovetture munite di nascondigli attivati con meccanismi occulti; la divisione dei compiti tra organizzatori, che “da remoto” tenevano i rapporti con clienti e i fornitori, ed esecutori, che provvedevano al trasporto delle partite di droga, alla loro cessione e al recupero del denaro assumendosi così il rischio di essere arrestati e venendo per questo ricompensati con stipendi mensili, in un caso con la cessione a condizioni di favore di un bar a Milano e con l’assistenza legale dopo l’eventuale arresto.

La “rete commerciale” degli acquirenti-spacciatori di droga era estesa, comprendendo diverse località nelle province di Varese, Milano, Como, Brescia, Bergamo, Monza e Brianza e Alessandria.

Generico 24 Jun 2024

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Pubblicato il 25 Giugno 2024
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