Come il sistema immunitario riconosce e combatte il tumore: a Varese la lezione del Premio Nobel della Medicina Beutler

Il professore ha raccontato nella cornice del Salone Estense le sue ricerche, le domande che lo hanno ispirato e i progressi fatti per permettere l'individuazione della cura

convegno premio nobel beutler

Il premio Nobel della medicina nel 2011 Bruce Beutler ha tenuto una “lectio magistralis” sulle mutazioni genetiche e la resistenza al cancro. Nel Salone Estense  di Varese, molti professori dell’Università dell’Insubria e tanti giovani studenti e ricercatori hanno seguito con attenzione i risultati ottenuti dal luminare, professore del Center for the Genetics of Host Defense, Ut Southwestern Medical Center di Dallas.

Il seminario è stato voluto dal professor Loredano Pollegioni che domani sarà organizzatore della prestigiosa conferenza della Federation of European Biochemical Societies, che si terrà a Milano dal 29 giugno al 3 luglio e che vede ben 2000 iscritti e altri 3 scienziati premiati con la prestigiosa onorificenza svedese oltre a Bruce Beutler.

La presenza del professor Beutler è stata l’occasione per proporre alla città di Varese, nella sede del Municipio, un convegno dal taglio trasversale, con la collaborazione del Dipartimento di Biotecnologie e scienza della vita e del Dipartimento di Eccellenza di Economia, per sottolineare le connessioni costanti tra i diversi mondi della ricerca dal cui dialogo si possono raggiungere i benefici per la collettività.

Un aspetto ricordato anche dal sindaco Davide Galimberti nel suo discorso di benvenuto in cui ha spiegato come l’esperienza del Covid abbia costretto mondi differenti a lavorare in modo sinergico per un obiettivo comune: « Quella pandemia globale ha avuto ricadute anche molto locali. È di grande valore poter ospitare, in una cornice come quella del salone Estense, un dibattito scientifico multidisciplinare e trasversale di alto valore».

La collaborazione tra dipartimenti è stata sottolineata dalla professoressa Maria Pierro direttore del Dipartimento di Economia che ha ottenuto un finanziamento di 5 milioni di euro per progetti di ricerca in cui collaborano, a diversi livelli, matematici, biologi, giustizi ed economisti. Un lavoro sinergico frutto di dialogo costante, idee ed entusiasmo contagioso, come ha sottolineato il professor Pollegioni del Dipartimento di Biotecnologie e scienza della vita.

Nella sua lezione, il professor Beutler, origini tedesco ucraine fuggito con la famiglia negli USA durante il secondo conflitto mondiale, ha parlato di «Immunologia e terapie innovative: dai tumori alle infezioni». Ha ripercorso gli studi che gli hanno valso il prestigioso premio, spiegando come la ricerca costante permetta di trovare nuove risposte: « Se uno continua a cercare, alla fine trova».

La sua ricerca era finalizzata a comprendere il meccanismo di risposta immunologica all’attacco di patogeni esterni, in particolare alle endotossine. Un’indagine meticolosa, fatta di osservazione e analisi dei dati per individuare le mutazioni genetiche. L’attenzione del professore si concentrò ben presto su mutazioni che inducevano la regressione del tumore, cambiamenti che determinavano una variazione definitiva del patrimonio genetico.

Nella sua spiegazione scientifica, il docente ha ricordato i risultati, le evidenze, le domande emerse dalle prime risposte, stimoli arrivati da colleghi scienziati, fino a raggiungere alcune risposte certe, anche grazie all’utilizzo della tecnologia e delle rielaborazioni informatiche, per definire con approssimazione quasi perfetta alcune caratteristiche genetiche antitumorali così da ispirare la realizzazione di farmaci.

Oggi si dice che la medicina è sempre più mirata e “sartoriale” sul paziente anche grazie a questi studi che cercano nel patrimonio genetico singolo le risposte autoimmuni.

convegno premio nobel beutler

Nella seconda parte della mattinata il dibattito è diventato più operativo: Greta Forlani, Dipartimento di Medicina e innovazione tecnologica, ha parlato di Nuove strategie di vaccinazioni antitumorale; Loredano Pollegioni ha presentato un approfondimento su “Un vaccino per la tubercolosi: il progetto ImmunoHub; il professor Paolo Grossi, Dipartimento di Medicina, ha approfondito il tema della “resistenza antimicrobica in Europa: epidemiologia e strategie per prevenirne la diffusione e per il trattamento di patogeni multi-resistenti; Andrea Pezzulli, del Dipartimento di Economia, ha trattato il tema:  Immunologia e brevetti nei mercati delle tecnologie; mentre il professor Vincenzo Salvatore, sempre di Economia,  ha affrontato il capitolo degli Incentivi europei per il sostegno della ricerca e sviluppo di nuove terapie”.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Giugno 2024
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