Corbo cerca la riconferma: “La forza del nostro gruppo è la rappresentatitivà”
L'ultimo appuntamento della campagna elettorale, per tutta la lista, è la "cena della legalità": i candidati sottoscrivono l'Appello di Avviso Pubblico, con impegni su trasparenza e legalità
L’ultimo appuntamento, nella campagna elettorale di Giovanni Corbo, è la “cena della legalità”. Un appuntamento che coinvolge non solo il candidato sindaco, ma tutta la lista, visto che i candidati sottoscrivono l’Appello di Avviso Pubblico, con impegni su trasparenza e legalità.
Partiamo da una domanda un po’ provocatoria: qual è stato l’obbiettivo che si sente di non aver raggiunto in questo mandato?
«Una cosa su cui intendiamo sicuramente raggiungere obbiettivi diversi, rispetto a quanto fatto fin qui, è la pianificazione territoriale, riuscendo a concretizzare la Variante Generale del Pgt» risponde Corbo. La Variante è stata approvata e adottata, ma Corbo si riferisce a quel che è visibile a tutti nella realtà: «Ora iniziamo a raccogliere i frutti, ad esempio con il progetto di riqualificazione dell’area ex Castellanza Borri (su cui è previsto un supermercato con un parchetto e un percorso pedonale, ndr) e il recupero dell’ex Casa del Fascio da parte di Exodus. Fin qui sono mancati gli effetti, ora nei prossimi cinque anni ci aspettiamo che queste riqualificazioni del tessuto urbano possano partire davvero».
L’esempio ulteriore è appunto il progetto per l’area Castellanza-Borri: «A noi interessa la parte di riqualificazione, non quella privatistica, quindi il parco con campo da basket e percorso pedonale. Per il prossimo anno contiamo di averli disponibili. Così come anche Exodus».
Che impatto avrà l’insediamento di un supermercato in centro paese? Non vi preoccupa?
«È un servizio che offriamo alla comunità, sono stati studiati i flussi di traffico e i bisogni. Ma soprattutto se andiamo su Google oggi vediamo una cicatrice nel tessuto urbano, ripararla è un plus per la comunità, da vari punti di vista». (sul tema dell’insediamento c’è stata – dopo questa intervista – anche un confronto con il candidato Andrea Bori, critico)
Qual è il punto di forza della sua squadra?
«La rappresentatività: abbiamo un gruppo molto numeroso, che lavora insieme sempre regalando nuove prospettive. Ci sono sempre nuovi innesti, giovani, il che permette di intercettare esigenze e trovare soluzioni. Questa campagna la abbiamo impostata come un puzzle, nell’immagine che la caratterizza e anche nei singoli punti del programma: la visione corretta è avere una visione d’insieme dove ogni situazione è intersecata con altra. Io amo ripetere che qualsiasi obbiettivo ci poniamo ha sempre ricadute anche su altre aree».
Qual è l’obiettivo più ambizioso che vi ponete, se governerete altri cinque anni?
«Qualsiasi programma ha punti di pregio, spunti di riflessione. Noi sicuramente abbiamo dei punti nevralgici su cui focalizzare l’attenzione amministrativa: avere obiettivi transgenerazionali. Ad esempio la ciclabile via Di Dio-Centenate sarebbe ad esempio un punto qualificante per tutti, non per una fascia d’età specifica. La Casa delle Culture è un obiettivo che riguarda tutta la popolazione, da 0 a 120 anni. Anche gli investimenti sulle strutture sportive ci muoveremo su questa linea: sulla palestra con efficientemento da 46mila a 27mila metri cubi di metano, rendendo più economico. Così come il campo da calcio, con il rinnovo dei proiettori. Per migliorare la fruibilità andremo a fare restyling di atrio e spogliatoio e palestra, penseremo all’illuminazione del campo da tennis e calcio a cinque, cercheremo di intercettare bandi per campo sintetico d’allenamento. Con le società di ciclismo ragioniamo sull’ampliamento dell’anello e della pista BMX. Vorremmo poi inaugurare una stagione amministrativa focalizzata su fasce anagrafiche precise: quelle degli anziani e quelle dei minori, la denatalità e l’invecchiamento della popolazione impongono una attenzione particolare. Servizi pre e post scuola, mediazione culturale per integrazione dei minori stranieri, tutoring per adolescenti devono essere rafforzati ed entrare in ottica più strategica, mentre per gli anziani serve collaborazione più ampia. Cito due idee a campione: portare corsi di Università per la Terza Età e creare un tavolo periodico con medici di base per intercettare le fragilità. Poi abbiamo la riqualificazione del piano terra e spazio esterno della mutua sanitaria, farebbe parte anche dell’intervento urbanistico (ambito di completamento): urbanistica, opera pubblico, sociale e socio assistenziale».
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.