Estate nel Varesotto

Da Cadero, il paese dove si respira l’arte, a Indemini pittoresco borgo in pietra

La scoperta di borghi caratteristici ci porta in Val Veddasca. Da Maccagno si sale lungo la Provinciale 5 per conoscere piccole chicche del territorio tra cultura e natura

Tramonto veddasca cadero

In salita, dal lago Maggiore verso il Gambarogno, tra arte, natura e storia. La scoperta di borghi caratteristici ci porta in Val Veddasca. Da Maccagno si percorre la Provinciale 5.

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I mosaici di Cadero 4 di 20

CADERO IL PAESE DOVE SI RESPIRA L’ARTE

Il primo borgo che si incrocia è Cadero, piccolo centro abitato di antica origine, un tempo frazione del comune di Graglio con Cadero, poi soppresso nel 1928, e fuso ai comuni di Armio, Biegno e Lozzo, formando il nuovo comune di Veddasca. Nel 2014 ha seguito le sorti di tutto il comune di Veddasca ed è confluito nel nuovo comune di Maccagno con Pino e Veddasca.

Il 27 giugno 2015 è nato “Cadero il paese dove si respira l’arte”, una splendida galleria all’aperto tutta dedicata alla tecnica del mosaico, grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti “Santa Giulia” di Brescia su idea di Claudio Gobbi e Gianpietro Pugni.

La mostra presenta circa 30 mosaici creativi realizzati a tema libero dagli studenti dell’accademia, 6 da Gianpietro Pugni ed uno di Claudio Gobbi. La Pro Loco organizza saltuariamente dei corsi cn il maestro Andrea Sala che racconta le tecniche e i segreti dell’arte.

A Cadero si trova anche la chiesa di San Silvestro, risalente al XII secolo. Si segnala inoltre il micro museo nato dalla collaborazione dell’associazione Taxus e la Fondazione Leonardo da Vinci di Milano in cui si racconta la storia della Gioconda leonardesca trafugata dal Louvre  da Vincenzo Peruggia nel 1911.

Nel piccolo e accogliente borgo di Cadero la Pro Loco mette a disposizione dei soci e dei turisti un accogliente appartamento con 5 posti letto nel centro storico.
Da Cadero partono itinerari segnalati sia podistici che per mountain bike.

BIEGNO BORGO ABBARBICATO A MEZZA COSTA

Lasciamo Cadero per salire lungo la SP5 a Biegno, l’ultimo piccolo centro abitato della Val Veddasca. Un borgo caratteristico di antiche origini abbarbicato su un promontorio a mezza costa.

Una gita a Biegno e la salita in vetta al Monte Gambarogno

Cangili di Biegno
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A Biegno la chiesa risale al 1581 e venne consacrata dall’arcivescovo di Milano, il cardinale Carlo Borromeo. La chiesa della Madonna degli Angeli è un edificio religioso di Cangili di Biegno,  l’oratorio, che sorge a 1130 m s.l.m. nell’alpeggio al di sopra di Biegno.

monterecchio indemini candido quatrale

INDEMINI CARATTERISTICO BORGO IN PIETRA

Da Biegno si sconfina in territorio elvetico per raggiungere Indemini. Prima appartenente al distretto di Locarno nel Canton Ticino, nel 2010 con un referendum è entrato nel comune del Gambarogno.

Il villaggio di Indemini è situato a 938 m nell’alta valle Veddasca. È un borgo, realizzato interamente in pietra, abbarbicato tra le montagne da un lato e ripidi dirupi dall’altro. Le strette vie costeggiano case costruite in gneiss grigio, con i tetti in pietra e i pergolati in legno.

Si trovano la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, che risale a prima del 1213 e un un piccolo museo, il Museo del Patriziato, dedicato alle radici e alle tradizioni del villaggio. Non lontano si trova l’Alpe di Montoia, che offre uno spaccato della vita di montagna.

Indemini è il punto di partenza per diverse passeggiate tra le quali quella al Monte Gambarogno con una vista mozzafiato sul Lago Maggiore.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Giugno 2024
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La storia della Gioconda in Val Veddasca 4 di 9

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