Davide Van De Sfroos tra i finalisti del Premio Tenco per la categoria “Migliore album in dialetto”

L'artista comasco è in finale con il suo ultimo disco “Manoglia” composto da undici tracce

Davide Van de Sfroos al teatro di Varese

Davide Van De Sfroos è tra i 5 finalisti del Premio Tenco nella categoria “Migliore album in dialetto” con il suo ultimo disco “MANOGLIA” pubblicato il 13 ottobre 2023 per BMG/MyNina.

Le canzoni di “MANOGLIA” saranno tra i brani in scaletta all’atteso concerto che Davide terrà il prossimo 23 novembre all’UNIPOL FORUM di Assago (MI), una grande festa per i fan del cantautore.

“MANOGLIA” contiene 11 tracce inedite che hanno preso vita negli anni e sono rimaste gelosamente custodite in un cassetto, o in una tasca come amuleti, in attesa fosse maturo il tempo per venire alla luce.

Parliamo di brani che Davide, inizialmente, ha scritto per se stesso e ha conservato in una cantina speciale, nei suoi taccuini pieni di annotazioni naturali ed emotive, come fossero testimonianza di esperienze, pensieri, momenti vissuti, e che ora, pur mantenendo un sacro carattere intimistico e personale, il cantautore ha deciso di far uscire dalla penombra per permettere loro di fiorire, in segno di rinascita e ripartenza.

Questo disco, dalla profonda impronta naturalistica e ambientale e che possiamo immaginare scritto in un prato, in un grande spazio aperto, come si evince anche dal titolo “MANOGLIA” (“magnolia” in dialetto laghée) è per Van De Sfroos un grande albero da cui germogliano le 11 foglie che, in autunno, il 13 ottobre 2023 precisamente, sono scese verso l’ascoltatore, già abbracciato dalle radici di questa pianta cresciute negli anni.

I semi piantati nella “serra artistica e creativa” di Davide, curati con pazienza, costanza e amore, hanno dato vita a questo splendido esemplare di “MANOGLIA” sotto cui l’ascoltatore potrà sempre sedersi per coglierne e apprezzarne tutti i colori e gli odori, lasciandosi permeare da un senso di magia aprendo così un dialogo con quel materiale che è il legno, capace di comunicare gentilezza e calore nel suo vivere e trasformarsi costantemente regalando la sua memoria attraverso i suoi nodi.

“MANOGLIA”, che ironicamente Davide definisce un album “ricco di tormentoni autunnali”, è un disco in cui – seppur se in veste inedita – troviamo il folk tipico di Van De Sfroos la cui potenza usuale, rimanendo preponderante, lascia qui maggiore spazio e terreno fertile a sfumature, chiaroscuri, a sonorità e strumenti acustici, alla loro morbidezza.

Un album intimistico, ricercato, che attinge da diverse culture e generi musicali, dalla piega vagamente psichedelica, in riferimento alla psichedelia acustica della fine degli anni ‘60 – inizio dei ‘70.

Essendo un disco molto personale, che scava nella vita di Van De Sfroos, “MANOGLIA” custodisce tutte le sfaccettature umane e musicali del cantautore, accompagnate, su una ritmica completamente acustica, talvolta dal pianoforte, altre volte da un banjo o da chitarre manouche, elettroacustiche o suonate con tecnica “slide”, da un contrabbasso e da strumenti tipici di Asia e Africa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Giugno 2024
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