È morto Massimo Tedeschi, presidente della Via Francigena
Si è spento a 72 anni dopo alcuni mesi di malattia. Una vita spesa per le sue comunità, la politica e il più importante cammino in Italia
Un sabato triste per la comunità dei camminatori, per tanti amici e i familiari di Massimo Tedeschi. Il grande promotore della Via Francigena, amministratore per decenni e politico attento alle sue comunità è morto a 72 dopo alcuni mesi di malattia.
Massimo Tedeschi era stato a Varese diverse volte ospite del festival Glocal e del nostro giornale. Il nostro direttore ed Eleonora avevano lavorato a stretto contatto con lui e il suo staff gestendo la responsabilità della comunicazione nell’anno prima del grande progetto Road to Rome. per festeggiare i 30 anni dell’Associazione Europea Via Francigene che aveva fondato lui con un grande impegno lungo i tre decenni.
Una vita dedicata al servizio pubblico e alla politica
Nato il 10 dicembre 1951 a Fidenza, Tedeschi era laureato in Ingegneria civile al Politecnico di Milano. Fu eletto sindaco di Fidenza nel 1991 e rimase in carica fino al 2004, svolgendo due mandati consecutivi. La sua passione e dedizione per il bene comune lo portarono successivamente a ricoprire il ruolo di sindaco di Salsomaggiore Terme dal 2006 al 2011.
Oltre all’impegno a livello locale, Tedeschi fu eletto membro della Camera dei deputati nelle file del partito dei Democratici di Sinistra nel collegio n. 30 dell’Emilia Romagna nel 2004, dove rimase fino al termine della 14esima legislatura nel 2006.
L’impegno per la Via Francigena
Uno degli aspetti più significativi del suo impegno fu il suo lavoro con la Via Francigena. Dal 2001, Tedeschi è stato presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene e responsabile di rete della Via Francigena, un itinerario culturale del Consiglio d’Europa. Grazie al suo contributo, la Via Francigena ha acquisito maggiore visibilità e importanza a livello europeo.
Il cordoglio di tante persone
In queste ore stanno arrivando centinaia di messaggi di cordoglio. Riportiamo quello di Luca Bruschi, direttore dell’associazione e grande amico di Massimo Tedeschi e del nostro direttore Marco Giovannelli.
Ciao, Massimo
In uno degli ultimi incontri mi hai ricordato che “il motore che ci muove è l’amore senza limiti per la nostra Via Francigena e la nostra Europa, per la sua cultura, per la storia dei popoli che la costituiscono”.
Ci lasci una grandissima eredità, ma la sapremo raccogliere.
Sei stato un direttore d’orchestra visionario, un leader carismatico, un uomo dalle grandi doti umane che ci ha insegnato a rimanere sempre umili, pragmatici e costruire bellissimi ponti di dialogo.
I tuoi insegnamenti saranno sempre con noi, così come l’amicizia profonda e stima che ci lega
Buon viaggio, Massimo, su e giù per la tua cara amata Via Francigena!
Luca
Una persona speciale
Mi resterà sempre l’immagine del suo sorriso. Lo incontrai la prima volta a Monteriggiori per un evento legato alla Via Francigena. Ci univa questa passione che allora per entrambi aveva più un sapore culturale e di opportunità di sviluppo turistico che non come camminatori. La Francigena poi fece un doppio miracolo portando me a percorrerla tutta e da lì a non fermarmi più e a lui di mantenere il suo ruolo di grande amministratore, ma iniziare a gustare il cammino passo dopo passo.
Ci siamo frequentati con una buona intensità per alcuni periodi e poi ogni volta che ci capitava di incontrarci era una festa.
Ci mancherai.
Ciao Massimo
Marco G
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