Elezioni a Orino, turismo lento e mobilità tra le priorità di Federico Raos
Tra presente e futuro, il consigliere uscente e candidato sindaco della lista civica "NoiXOrino" espone i suoi obiettivi per il paese
Sessant’anni, dirigente amministrativo presso l’Università degli Studi dell’Insubria, consigliere comunale uscente e membro del Comitato Direttivo del Parco Campo dei Fiori: Federico Raos, che ha fatto di Orino la sua casa dal 2007, è pronto a mettersi in gioco per guidare il paese con la lista civica “NoiXOrino”.
Laureato in giurisprudenza all’Università Cattolica, padre di due figli e alpino, Raos si racconta come un uomo dalle molteplici passioni che spaziano dallo sport alla natura, dall’arte al cinema e dalla musica alla letteratura. Il suo tempo libero lo dedica con impegno come volontario nella Protezione Civile e nell’associazione Amici della Montagna e ciò che lo sta guidando in questa esperienza politica racconta essere una «profonda convinzione nel valore della partecipazione e del servizio pubblico, nel rispetto reciproco, nel dialogo costruttivo, nella condivisione e nel lavoro di squadra».
In caso di elezione a sindaco, Raos ha già chiaro il percorso da seguire. «Attiveremo la consulta delle associazioni perché vogliamo unire il paese, mettendo le associazioni ed il volontariato al centro. A loro chiederò di aiutarci per organizzare una grande festa del borgo e alcuni servizi di base per giovanissimi e anziani».
Quanto alle vocazioni e alle priorità future del paese, Raos risponde: «Il turismo lento e di qualità, la tutela del territorio e dell’ambiente, l’accoglienza verso lo sport ed il benessere sono punti fondamentali. Tra le priorità, invece, sicuramente favorire la mobilità e migliorare i collegamenti con il territorio».
Guardando al futuro, poi, il candidato sindaco si immagina un paese felice e sereno tra cinque anni: «Con più servizi di quelli esistenti e dove tutti hanno la possibilità di socializzare di più e partecipare ad attività culturali di loro interesse».
In ultimo, quando gli si chiede se teme l’astensionismo, Raos risponde: «Temo solo il disincanto e la disillusione rispetto al bene ed al servizio pubblico: sono ottimista perché la presenza di due liste in un comune così piccolo è un buon segno e speriamo possa anche tradursi in una partecipazione più allargata al voto. Avere più energie può solo essere una buona notizia: per noi ma soprattutto per Orino».
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