Festa alla Fondazione Piatti per l’inaugurazione di un giardino sensoriale intitolato a Clemente Ballerio

All’invito di Fondazione Piatti hanno risposto in tanti, dal Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, agli assessori del Comune di Varese Roberto Molinari e Rossella Dimaggio, al consigliere regionale Emanuele Monti. Con loro poi tutta la famiglia Ballerio

Nel cortile del centro della Fondazione Piatti a Bobbiate è un pomeriggio di festa. Una occasione speciale che tiene insieme due eventi: l’inaugurazione di un giardino sensoriale e la sua intitolazione a Clemente Ballerio, fondatore della Elmec scomparso recentemente.

“Questo è il luogo delle origini per tante famiglie e anche per Clemente. – Ha raccontato Franco Radaelli, direttore generale della Fondazione – Tutto quel che vediamo qui è legato a una storia. Il giardino sensoriale fa parte di questo. Ci vedevamo una volta al mese, abitudine mantenuta per oltre dieci anni, e bevevamo un caffè insieme a lui e sua moglie Marisa. Venivano a vedere cosa facevamo. Aveva attenzione all’intraprendere per metterlo poi a disposizione della comunità. Aveva uno sguardo particolare verso i giovani e ci chiedeva di mettere in campo la responsabilità”.

All’invito di Fondazione Piatti hanno risposto in tanti, dal Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, agli assessori del Comune di Varese Roberto Molinari e Rossella Dimaggio, al consigliere regionale Emanuele Monti. Con loro poi tutta la famiglia Ballerio. 

Generico 03 Jun 2024

“Un momento così – ha esordito Emilio Rota, Presidente della Fondazione Piatti – ci fa ricordare e tornare indietro nel tempo. Erano gli anni novanta quando si pensava di dare concretezza ai diritti delle persone con disabilità. Clemente Ballerio ci spronava e noi genitori prendevamo coraggio. Dietro a quest’uomo c’era una grande donna per una famiglia che ci è sempre stata vicina. Il sociale attraversa la testa e il cuore di tutti”.

Il giardino sensoriale è l’ultimo dei servizi messi a punto a Bobbiate dove nella comunità vivono trenta persone e altre partecipano al centro diurno. Un luogo che ha una storia e suscita ancora emozioni forti in chi c’era fin dall’inizio. Negli anni Ottanta il Gruppo Voce aveva iniziato a impegnarsi attivamente sui temi dei diritti cercando di sensibilizzare e nel contempo trovare soluzioni per i tanti servizi necessari alle famiglie. La struttura era una cascina di proprietà della Fondazione Molina, e da lì presero il via tante iniziative fino all’ingresso di ANffAS che da cui nacque poi l’attuale centro.

Alessandro Ballerio parla a nome della famiglia, dei suoi tre fratelli e di sua mamma Marisa. “Tre caratteristiche hanno contraddistinto mio papà. La bontà, la generosità concreta e silenziosa e da ultimo l’ottimismo puntellato da una grande fede che lo portava a guardare con speranza il futuro. Lui era molto legato alla fondazione perché questo è un luogo di bontà. Il nostro impegno continuerà al fianco della Fondazione”.

Il presidente Attilio Fontana ha chiuso gli interventi prima del tradizionale taglio del nastro e inaugurazione del giardino. “Regione Lombardia è presente ogni volta che c’è qualcosa di positivo e che porta aiuto a chi ne ha bisogno. Oggi vediamo la generosità di Varese con un incontro tra un vero varesino laborioso, creativo che sapeva svolgere un ruolo imprenditoriale ma attento al sociale. Si sposa con la fondazione Piatti che è un’eccellenza sociale”.

Per le tante persone che vivono nella comunità è stata davvero un’occasione di festa con una partecipazione calorosa di decine di varesini che ormai conoscono il valore della Fondazione Piatti e che da oggi potranno avere una risposta su chi fosse questo grande imprenditore che in silenzio ha accompagnato lo sviluppo di parte della vita sociale della sua Varese oltre a quello dell’azienda che con un po’ di pazzia e tanta visione aveva fondato insieme al suo amico Cesare Corti.

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Giugno 2024
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