Gavirate città “immobile”? Come il numero di residenti e la loro età influenzeranno le politiche dei futuri sindaci

Varesenews ha chiesto ai tre candidati sindaco di spiegare le politiche che attueranno per servizi alla cittadinanza, come decideranno di investire le risorse comunali che sono limitate e quali progetti attueranno a sostegno dell'economia

Gavirate in festa

Confronto tra i tre candidati sindaco di Gavirate su tre temi che Varesenews ha proposto. 
Abbiamo inviato le domande contemporaneamente ai tre candidati e riportiamo le risposte che ci sono state date da Massimo Parola di Gavirate in Comune, da Gianni Lucchina di Vivere Gavirate e Simone Foti di Gavirate s’è Desta


In 20 anni il numero dei residenti di Gavirate è stato abbastanza costante. Nel 2003 l’Istat indicava 9479 residenti mentre nel 2023 erano 9151. L’età media, però, si è alzata passando dai 42,9 anni del 2003 ai 48,3 dello scorso anno.

Dieci anni fa, i minorenni rappresentavano il 18% della popolazione, lo scorso anno il 16,5%. Nell’ultimo decennio è aumentata soprattutto la fascia tra i 45 e i 65 anni dove si colloca un cittadino su 3 mentre gli over 65 sono il 27%.

La prima domanda ai  candidati sindaco è una lettura di questi dati da cui partire per decidere le politiche future al servizio della collettività

MASSIMO PAROLA – GAVIRATE IN COMUNE

Non direi che la comunità di Gavirate sia immobile, questo è un giudizio che non tiene conto della grande vivacità della nostra comunità; inoltre il dato così espresso risulta poco rappresentativo perchè le dinamiche demografiche e i flussi in ingresso e in uscita stanno modificando fortemente il tessuto socioeconomico della nostra città.

Certamente il calo demografico medio è un dato nazionale a cui anche Gavirate non si sottrae: mediamente negli ultimi sei anni abbiamo un saldo negativo tra nascite e decessi di circa 100 unità, che corrisponde a un decremento della popolazione negli ultimi 20 anni di circa il 2%.

L’età media si è alzata per diverse ragioni che non possiamo analizzare qui, ma indichiamo due fattori: il primo è che la mancanza di ricambio generazionale inevitabilmente porta all’innalzamento dell’età media;  il secondo è che, essendo Gavirate una città attrattiva e ricca di servizi, il mercato immobiliare reagisce di conseguenza, alzando il valore degli immobili, il che li porta fuori dalla portata dei giovani al primo stipendio. La controprova è data dai pochi paesi della provincia che hanno registrato negli ultimi anni un lievissimo aumento demografico: sono, ad esempio, Rancio Valcuvia o Masciago Primo, piccoli paesi in cui le case sono appetibili anche per redditi non alti.

Tutto ciò premesso, io e la mia lista, Gavirate in Comune, siamo ben consapevoli della situazione e riteniamo questo tema di primaria importanza. All’interno del nostro programma si trovano tre proposte che mirano a rendere la città più raggiungibile per le giovani famiglie: l’accoglienza ai nuovi nati e il contributo agli asili paritari, un generale ripensamento dell’offerta dei servizi scolastici e l’incentivo alle ristrutturazioni private che sarà maggiorato per gli under 35.

Per venire incontro alle esigenze di una popolazione che “invecchia”, abbiamo previsto la costituzione del polo dei servizi negli spazi dell’ex Pretura, la sistemazione dei parchi e degli spazi aggregativi, misure incentivate di sicurezza e una collaborazione più intensa con gli enti assistenziali presenti sul territorio. Terminiamo questo abbozzo analitico rimandando alla filosofia che ha guidato la stesura del nostro programma elettorale: rigore, competenza e conoscenza dei dati.

GIANNI LUCCHINA – VIVERE GAVIRATE

Negli anni, Gavirate ha sempre più perso la sua attrattività, lo si vede dal fatto che i giovani si spostano altrove e, a differenza di quanto succedeva fino a 10/20 anni fa, non ci sono nuove coppie o meglio famiglie che scelgono Gavirate quale comune di residenza. Questa situazione è figlia della denatalità, ma anche, e soprattutto, di una amministrazione comunale che non ha saputo proporre innovazione per intercettare nuovi abitanti;  non ha neanche mai lavorato in alcun modo per proporre Gavirate quale comune accogliente dove poter costruire la propria famiglia. Scelte non condivisibili frutto di un approccio politico/amministrativo di chi ha deciso di chiudersi nel proprio confine senza alcuna capacità di far ritornare Gavirate una città attrattiva. 

Anche la scelta di non valorizzare le scuole e gli asili ha prodotto questo ridimensionamento e un conseguente impoverimento per la nostra città.

Noi riteniamo, invece, indispensabile approvare e promuovere delle politiche di sviluppo con servizi efficienti e diffusi, che tenga conto delle esigenze anche delle famiglie che lavorano per creare un ambiente educativo inclusivo. Il rilancio del sistema scuola con nuove offerte formative, il ripristino dei servizi parascolastici a prezzi calmierati e accessibili a tutti a partire dallo scuolabus, mensa e pre e post scuola. Una definizione di nuove opportunità di aggregazione in particolare nelle frazioni. Una vera e propria rivoluzione dei servizi sociali, oggi indispensabili visto l’invecchiamento della società.

Nuovi servizi e nuovi spazi per i cittadini, nessuno dovrà restare indietro. Pensiamo ad un pulmino che risponda alle numerose esigenze delle persone più fragili nell’accompagnarle a fare delle visite, al ritiro di medicinali, e perché no, anche a offrire un servizio di piccolo trasporto per consentire alle persone più anziane, in stretto rapporto con le associazioni operanti sul territorio, di avere momenti di svago.

SIMONE FOTI – GAVIRATE S’È DESTA

La questione della flessione/stabilità della popolazione cittadina e l’innalzamento dell’età anagrafica sono temi complessi e con una varietà di motivazioni. Sicuramente i nostri giovani, oramai cittadini del mondo, migrano per studio e lavoro nelle grandi realtà economiche.

L’amministrazione cittadina, consapevole di queste mutazioni, deve adeguare i propri servizi a tale cambiamento. Se la popolazione invecchia i servizi sociali necessitano un potenziamento e nel caso di specie, le nostre associazioni, croce rossa, progetto righe, avis, banco alimentare etc., adeguatamente valorizzate e coinvolte possono offrire un ottimo sostegno all’amministrazione.

Sostenere e coinvolgere  anche altre associazioni come centro terza età e bocciofila di Voltorre, in progetti di utilità sociale. Ad esempio accompagnare i nostri bambini alle scuole ( pedibus) o garantire la sicurezza all’entrata è uscita dalle nostre scuole. Inoltre fondamentale sarà la realizzazione del Polo Sanitario nella sede dell’ex pretura, con nuovi servizi, guardia medica, per esempio.

Promuovere stili di vita sana, alimentazione, sport, cultura e socialità.

PRIMA DOMANDA: QUALI POLITICHE IN FAVORE DELLA COLLETTIVITÀ CONSIDERANDO LA SUA COMPOSIZIONE?

SECONDA DOMANDA: COME VERRANNO SPESI I SOLDI DEL BILANCIO?

TERZA DOMANDA: SVILUPPO DEL TERRITORIO: QUALI POLITICHE ATTIVE E SOSTENIBILI?

TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE ELEZIONI A GAVIRATE

di
Pubblicato il 06 Giugno 2024
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.